Un tempo i casinò lungo la penisola italiana non erano i soliti quattro che conosciamo oggi, ma decisamente di più. Molti furono però chiusi e fra le case da gioco a dover chiudere le porte del gioco vi fu anche quella di San Pellegrino Terme.
Un tempo i casinò lungo la penisola italiana non erano i soliti quattro che conosciamo oggi, ma decisamente di più. Molti furono però chiusi e fra le case da gioco a dover chiudere le porte del gioco vi fu anche quella di San Pellegrino Terme.
Un tempo i casinò lungo la penisola italiana non erano i soliti quattro che conosciamo oggi, ma decisamente di più. Molti furono però chiusi e fra le case da gioco a dover chiudere le porte del gioco vi fu anche quella di San Pellegrino Terme.
Il Casinò municipale di San Pellegrino Terme venne inaugurato nel 1907, opera dell'architetto Romolo Squadrelli. Un casinò maestoso, che ebbe però vita breve, dato che dieci anni più tardi, nel 1917 smise di funzionare. Le sue porte però restarono aperte per ospitare manifestazioni culturali e teatrali, congressi, sfilate di moda, esposizioni d'arte e serate di gala.
Di recente è stato poi completamente restaurato ed ampliato, ma viene almeno per il momento utilizzato solo per meeting, congressi e matrimoni. Durante la stagione estiva è possibile poi visitarlo con specifiche visite guidate, che vi raccontano della storia dell’edificio.
Ma oggi a distanza di quasi 100 anni dalla sua chiusura, in molti spingono per la sua riapertura a casa da gioco. Di recente il neo Sindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, ha ribadito la richiesta di riapertura di un casinò nella cittadina.
E pochi mesi fa anche Gregorio Fontana, deputato di Forza Italia, si è detto favorevole alla riapertura del casinò, spiegando al magazine on line Puntosanremo, che “potrebbe essere un elemento importante in grado di completare l’offerta turistica del territorio”.
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