Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, per un'intervista al quotidiano 'Avvenire', ha annunciato l’iniziativa del governo per “rivedere la disciplina del settore, con la massima garanzia di serietà e di trasparenza finanziaria”.
Come riportato anche su Agimeg, Angelino Alfano spiega che sul tema giochi c'è attenzione massima, sopratutto per gli equilibri di bilancio, senza “demonizzare le case da gioco regolarmente autorizzate e operanti in base alla legge”. Nell'intervista si è parlato anche dell'ipotesi dell'introduzione di una tessera del giocatore, che Angelino Alfano reputa essere un'idea buona: “Prevedere che il giocatore o lo scommettitore venga monitorato attraverso la tessera sanitaria è un ottima cosa. Però, c’è da verificare il profilo riguardante la privacy, perché indubbiamente i dati attinenti alla salute sono considerati sensibili e come tali vanno trattati”.
E' invece contrario al divieto assoluto degli spot pubblicitari. Qui il ministro dell'Interno sostiene che “un divieto assoluto sarebbe complicato e rischierebbe di generare, come ogni forma di proibizionismo, dinamiche incontrollabili. Potrebbe essere più logico – continua – pensare a tetti pubblicitari”.
La discussione è poi passata sulla questione delle competenze decisionali degli enti locali in materia di distribuzione dell'offerta di gioco sul territorio. Qui Angelino Alfano ha detto che “la Corte Costituzionale nel 2011 ha chiarito che le distanze degli esercizi dai luoghi protetti come quella degli orari, spetta alle Regioni, attenendo a materie che la nostra Carta fondamentale riserva a esse. Tuttavia, nell'ultima legge di Stabilità, anche per venire incontro a un’esigenza di uniformità, lo Stato ha previsto che, previo accordo in sede di Conferenza Unificata, si possono stabilire criteri omogenei che potranno essere seguiti su tutto il territorio nazionale. La giustificazione dell’intervento statale sta anche qui nella difesa di interessi fondamentali: la salute, l’ordine pubblico e quello delle categorie vulnerabili, come i minori. L’intesa ancora in fase di negoziazione. Auspico che a breve possa essere raggiunto un accorda Servirebbe a dare quelle risposte ai Comuni in quei termini di uniformità e certezza”.
In ultimo ha ricordato che lo Stato è in prima linea per la lotta alla criminalità e alle infiltrazioni nel settore dei giochi, specialmente per quanto riguarda le slot, sostenendo che “oramai hanno tutti gli strumenti necessari, acquisiti nel tempo, per contrastare il fenomeno”.
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