Respinti i due ricorsi presentati dai croupier Lorenzo Avallone e Claudio Ferrando. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per entrambi per furto aggravato ai danni del Casinò di Sanremo.
In più occasioni i due croupier, Lorenzo Avallone e Claudio Ferrando, avrebbero consegnato nelle mani di Giordano Antonio, giocatore abituale della casa da gioco sanremese, fiches con importo superiore rispetto alle banconote corrisposte a loro dal giocatore. Un danno di oltre 40 mila euro. Ad inchiodare i tre 'furbi' le telecamere installate nella sala da gioco.
Claudio Ferrando, in sole due occasioni ripreso nel momento della 'truffa', ha sostenuto in aula che il PM non ha voluto riconoscere la correttezza del suo comportamento di gioco, in quanto trattasi di un plausibile errore nel cambio denaro-fiches. Per Lorenzo Avallone invece il giudizio di responsabilità si basa su “intuizioni e deduzioni non scientifiche”.
I giudici della Cassazione hanno tuttavia ritenuto “prive di qualsiasi supporto argomentativo idoneo a contrastare la motivazione del giudice d'appello”. “La prova della responsabilità, costituita dai filmati versati in atti e interpretati dai giudici con l'ausilio di un consulente”.
Ricordiamo che i ormai ex croupier del Casinò di Sanremo, erano stati condannati in primo grado a quattro anni e a un anno e 6 mesi di carcere. Mentre al cliente del casinò, complice della truffa, Antonio Giordano, è stata inflitta una pena di un anno e 10 mesi.
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