Abbiamo assistito in questo periodo ad una moltitudine di richieste fatte da politici, sindaci e presidenti, che chiedono a gran voce la possibilità di aprire sul territorio italiano nuove sale da gioco. Da Carmelo Briguglio a Domenico Scilipoti.
Abbiamo assistito in questo periodo ad una moltitudine di richieste fatte da politici, sindaci e presidenti, che chiedono a gran voce la possibilità di aprire sul territorio italiano nuove sale da gioco. Da Carmelo Briguglio a Domenico Scilipoti.
Abbiamo assistito in questo periodo ad una moltitudine di richieste fatte da politici, sindaci e presidenti, che chiedono a gran voce la possibilità di aprire sul territorio italiano nuove sale da gioco. Da Carmelo Briguglio a Domenico Scilipoti.
Il gioco d'azzardo è l'unico settore in attivo, nonostante la crisi che sta colpendo tutta l'Europa, da nord a sud. E, proprio in questo periodo di crisi, in parlamento si stanno escogitando metodi per rimpinguare le casse dello stato richiedendo gran voce l'apertura di nuove sale da gioco e casinò terrestri.
Il parlamento italiano.
Il sicialiano Carmelo Briguglio di Fli ha proposto la riapertura della vecchia casa da gioco di Taormina e nei giorni scorsi si è aggiunto al coro anche Domenico Scilipoti con la richiesta di apertura di una sala da gioco anche a San Pellegrino Terme (BG). Anche Allemanno vorrebbe l'apertura di un casinò a Ostia, o come Mario Pepe del Pdl che propone sale da gioco stagionali nei comuni di Anzio e Ariccia.
C'è comunque chi va contro corrente, come Antonio De Poli che recentemente ha depositato una proposta di legge per abolire le slot machine.
Vincire al casinò è unsogno di molti italiani
Per il Governo, insomma, una delle poche strade da percorrere è quella dell'investimento nelle sale da gioco, forse perché hanno notato che l'italiano, crisi o non crisi, sfida la sorte nell'estremo tentativo di vincere denaro.
Scitto da CIW Staff