Mihajlovic non convoca Alessio Cerci contro la Roma e lui va a giocare al casinò

I rapporti tra Alessio Cerci e il tecnico Mihajlovic, ma anche con tutto l'ambiente Milan, sono incrinati ormai da tempo e la sua ultima bravata di andare a giocare al casinò fino alle due di notte dice tutto, come anche la sua mancata convocazione.

Certo a spingere il tecnico Mihajlovic a far restare a casa Alessio Cerci per la sfida con la Roma, giocata e pareggiata sabato sera, è stata la sua pessima prestazione contro il Bologna. Una gara che l'attaccante di proprietà dell'Atletico Madrid sembra quasi abbia volutamente giocare nel peggiore dei modi, tanto da sbagliare un'incredibile occasione da goal, con tanto di insulti dai tifosi rossoneri via social, spingendolo a dover chiudere tutti i suoi profili.

Tornando alla sconfitta contro il Bologna, pare che Alessio Cerci, dopo la sua brutta prestazione si sia diretto verso il casinò di Campione d'Italia e che qui ci sia rimasto fino alle due di notte, giocando ai vari tavoli. Dunque la scelta di non convocarlo per la sfida contro la Roma pare più una punizione, più che una scelta tecnica come affermato da Mihajlovic in conferenza stampa.

Poi c'è l'altra versione che dice che Alessio Cerci sia andato a giocare al casinò di Campione d'Italia subito dopo aver saputo di non essere stato convocato per la sfida contro la Roma. Una gara che l'attaccante rossonero avrebbe giocato volentieri, dato che lui calcisticamente è cresciuto proprio nelle giovanili della Roma. Per lui ogni volta che gioca all'Olimpico è dunque un ritorno a casa, anche perché è nato a Velletri.

Tuttavia, scelta tecnica o no, se sia andato a giocare al casinò subito dopo Bologna o dopo aver saputo di non essere convocato per la Roma, il tempo di Alessio Cerci al Milan pare si stia esaurendo. Molto probabile un suo cambio di maglia a breve. Lui d'altronde ha già detto si al Genoa, manca solo il si dall'Atletico Madrid.

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