I casinò dell’Estremo Oriente in crisi? Ne approfitta la Russia

In questo periodo i casinò dell'Estremo Oriente stanno cercando di uscire da un periodo di crisi. È pronta ad approfittarne la Russia, che ha da poco inaugurato un enorme casinò nella zona di Vladivostok, già soprannominata dai cinesi la 'Macao del Nord'.

In questo periodo i casinò dell'Estremo Oriente stanno cercando di uscire da un periodo di crisi. È pronta ad approfittarne la Russia, che ha da poco inaugurato un enorme casinò nella zona di Vladivostok, già soprannominata dai cinesi la 'Macao del Nord'.

 

Le notizie che arrivano dai casinò dell'Estremo Oriente di questi tempi non sono molto positive. Il gioco a Macao e nelle Filippine ha dovuto affrontare un forte calo dovuto a diversi fattori. Un momento difficile dell'economia cinese e altre spiacevoli coincidenze hanno determinato una dimunizione sensibile degli affari specialmente in questa seconda metà del 2015. Gli operatori contano di risollevarsi già con il nuovo anno. Nelle Filippine si punta in particolare sul poker live per la ripresa. La presenza della City of Dreams di PokerStars a Manila è una garanzia, inoltre a gennaio il WPT organizzerà un Super High Roller da 200mila dollari di iscrizione durante il WPT National delle Filippine.

 

C'è una nazione però che può approfittare nel frattempo di questa crisi cinese. Stiamo parlando della Russia, che da poco ha inaugurato il Tigre de Cristal nel Primorsky Krai, una zona situata proprio in Estremo Oriente, a Nord della Cina e di fronte al Giappone. È la zona di Vladivostok, tanto per capirci, città che è già stata soprannomiata dai cinesi la Macao del Nord. Questa definizione vi fa capire quanto gli interessi dei casinò russi vengano in contatto con quelli dell'area a Sud della Cina…

 

La zona denominata Primorsky Krai non è l'unica che offre il gioco d'azzardo in Russia. Nel 2009 il governo di Vladimir Putin ha individuato quattro aree russe dove il gioco sarebbe stato consentito. Si tratta ovviamente di aree di confine, proprio come avviene in Italia. Una di queste aree è l'exclave di Kaliningrad Oblast, la più vicina all'Europa. Un'altra è quella del Krasnodar Krai, che si affaccia sul Mar Nero e comprende la città di Sochi. C'è poi l'Altai Krai, che confina con il Kazakistan.

 

Crisi a Macao

Tutte le zone citate possono sfruttare una bassa tassazione per richiamare investitori e costruire nuovi casinò.  La gaming tax russa è infatti solo del 2% contro il 39% di Macao. A Singapore le tasse si aggirano tra il 12% e il 22%. Capite che si tratta di una differenza davvero notevole, in grado di spostare gli equilibri del mercato. 

 

Per il momento la situazione comunque è ancora incerta. Di certo la zona di Vladivostok sta già attirando molti giocatori cinesi. Il Nord Est della Cina è un po' troppo lontano dalla zona di Macao e ora i giocatori hanno trovato finalmente la loro meta. Lasciando perdere però questa zona in particolare, siamo curiosi di capire come cambiarà la geopolitica del gioco d'azzardo in Asia dopo queste recenti novità.

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