Da tempo ormai si parla di una legge delega per ridefinire il settore dei casinò terrestri italiani, eppure al momento sembra essere ancora tutto vago. L'unica certezza riguarda le vincite ottenute all'estero.
Da tempo ormai si parla di una legge delega per ridefinire il settore dei casinò terrestri italiani, eppure al momento sembra essere ancora tutto vago. L'unica certezza riguarda le vincite ottenute all'estero.
Da tempo ormai si parla di una legge delega per ridefinire il settore dei casinò terrestri italiani, eppure al momento sembra essere ancora tutto vago. L'unica certezza riguarda le vincite ottenute all'estero.
1. Nel decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, all’articolo 69 il comma 1 è sostituito dai seguenti: 1. Fatte salve le disposizioni di cui al comma 1-bis, i premi e le vincite di cui alla lettera d) del comma 1 dell’articolo 67 costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta , senza alcuna deduzione.
1-bis. Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate negli Stati membri dell’Unione europea o nella Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l’intero ammontare percepito nel periodo di imposta.
Sono queste, come riporta Gioco News, le uniche certezze riguardanti la legge delega per il riordino del settore dei casinò terrestri italiani. In pratica, a parte il recepimento della sentenza emessa dalla CGE lo scorso ottobre, circa le vincite ottenute dai giocatori di poker italiani nei casinò esteri, non c'è altro.
Se ne potrebbe parlare intorno alla metà di giugno, ma per il momento è tutto un enorme punto di domanda. Anche perché in molti si chiedono se la delega possa essere lo strumento normativo adeguato, visto che un riordino del settore casinò è richiesto da sentenze della Corte Costituzionale che risalgono addirittura agli anni ottanta…