Lo hanno reso noto il commissario straordinario Vittorio Zappalorto e il subcommissario Vitò Tatò: il Casinò di Venezia ha bisogno di recuperare terreno altrimenti può andare incontro al rischio del fallimento.
Lo hanno reso noto il commissario straordinario Vittorio Zappalorto e il subcommissario Vitò Tatò: il Casinò di Venezia ha bisogno di recuperare terreno altrimenti può andare incontro al rischio del fallimento.
Lo hanno reso noto il commissario straordinario Vittorio Zappalorto e il subcommissario Vitò Tatò: il Casinò di Venezia ha bisogno di recuperare terreno altrimenti può andare incontro al rischio del fallimento.
Vittorio Zappalorto e Vito Tatò, rispettivamente commissario straordinario e subcommissario del Comune di Venezia, hanno fatto il punto della situazione sul Casinò di Venezia, in occasione della ricapitalizzazione da un milione di euro che, secondo le parole dei due tecnici, avrebbe scongirato il rischio di fallimento – almeno per ora.
Zappalorto ha reso noto come attualmente il Casinò abbia 140 milioni di euro di debiti: 100 con le banche e 40 con il Comune. La situazione è critica: negli ultimi anni gl ingressi sono calati di 300.000 unità e il primo trimestre 2015 si è aperto con 6 milioni di euro in meno incassati rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
E gli investimenti? I 9 milioni stanziati per Ca' Vendramin Calergi e Ca' Noghera sono ancora fermi, così come il piano di riorganizzazione che avrebbe dovuto far risparmiare circa 3 milioni di euro. E la privatizzazione? Per il momento è esclusa, anche se Zappalorto e Tatò non hanno negato che il discorso possa essere riaperto più avanti.