Il giro di vite sulla corruzione nel mercato dei casinò di Macao ha portato la criminalità organizzata a 'rivalersi' in altri ambiti. È quanto emerge dalle statistiche comunicate dal segreatrio per la sicurezza.
Il giro di vite sulla corruzione nel mercato dei casinò di Macao ha portato la criminalità organizzata a 'rivalersi' in altri ambiti. È quanto emerge dalle statistiche comunicate dal segreatrio per la sicurezza.
Il giro di vite sulla corruzione nel mercato dei casinò di Macao ha portato la criminalità organizzata a 'rivalersi' in altri ambiti. È quanto emerge dalle statistiche comunicate dal segreatrio per la sicurezza.
Il segretario per la sicurezza di Macao, Wong Sio Chak, ha comunicato le ultime statistiche sulla criminalità nella regione. Nel primo trimestre del 2015, la polizia ha dovuto intervenire in 3.588 casi, il 2,4% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma a preoccupare è il tasso di crescita dei crimini commessi nei casinò.
Il numero, in questo caso, è salito addirittura del 22,45%, arrivando a quota 310 casi, poco meno del 10% del totale. Chiaramente il range di casistiche è molto ampio e per lo più si tratta di situazioni di strozzinaggio, ma ci sono pure casi di detenzione illegale. Eppure Wong Sio Chak rivela che il tasso di crescita è calato.
Secondo Wong, nel 2012 e nel 2013, ci fu un vero e proprio boom. Eppure nel 2012 alla fine dell'anno i casi furono solo – si fa per dire – 667. A questo ritmo, nel 2015 si potrebbe arrivare a oltre 1.200. Una fonte anonima ha affermato al South China Morning Post che la criminalità organizzata sta cercando di recuperare le perdite dopo il giro di vite voluto dal governo sulla corruzione.