Il critico d'arte Achille Bonito Oliva non ritiene che l'apertura di nuovi casinò possa essere un'attrattiva turistica e anzi definisce l'eventuale scelta come “retrò” e la bolla con l'etichetta di “falsa aspettativa”.
Le voci sulla possibilità che l'Italia apra le porte a nuovi casinò si rincorrono ormai da settimane e non sono mai state così concrete. In generale l'idea sembra essere apprezzata un po' da tutte le parti, ma naturalmente non mancano le voci che vanno controcorrente. Come quella del critico d'arte Achille Bonito Oliva.
Al Velino, Bonito Oliva ha dichiarato di non capire perché l'Italia voglia puntare, dal punto di vista turistico, sui nuovi casinò: “Chi attirerebbero? I ricchi russi? I magnati indiani? L'Italia è sempre stata un paese visitato per la sua bellezza e il suo valore artistico: si recuperi quello, invece di aprire nuovi casinò”.
Eppure i sindaci di molte città, come ad esempio San Pellegrino Terme o Taormina, ritengono che un casinò sarebbe un fondamentale volàno turistico: “I sindaci vogliono solo battere cassa”, sentenzia Bonito Oliva. “Siamo in un periodo di crisi, alle persone l'ultima cosa che interessa è che si aprano nuovi casinò”.