Non solo le sale da gioco italiane alle prese con la crisi: anche scavalcando le Alpi le cose non vanno bene, visto che nel 2014 i 21 casinò svizzeri hanno perso il 5% del fatturato nei confronti dell'anno precedente.
Non solo le sale da gioco italiane alle prese con la crisi: anche scavalcando le Alpi le cose non vanno bene, visto che nel 2014 i 21 casinò svizzeri hanno perso il 5% del fatturato nei confronti dell'anno precedente.
Non solo le sale da gioco italiane alle prese con la crisi: anche scavalcando le Alpi le cose non vanno bene, visto che nel 2014 i 21 casinò svizzeri hanno perso il 5% del fatturato nei confronti dell'anno precedente.
Mal comune, mezzo gaudio, si dice in questi casi. Perché se i quattro casinò italiani piangono, i 21 svizzeri di certo non ridono. Nel 2014, infatti, il fatturato è arrivato a quota 710 milioni di franchi, cioè il 5% in maeno rispetto al 2013. Allargando il discorso agli ultimi 8 anni, la perdita è addirittura del 30%.
A rendere note le cifre è un comunicato della Federazione Svizzera dei Casinò, entrata anche nel dettaglio delle varie strutture. Tra le peggiori, il Casinò di Lugano ha perso il 12,2%, mentre quello di Mendrisio il 6,1%. Crolla il Casinò di St. Moritz, che addirittura ha fatturato il 23,2% in meno nel 2014 rispetto al 2013.
Le note positive arrivano dal Casinò di Neuchatel, che invece ha aumentato il fatturato del 10,7%. Per quanto riguarda la sala da gioco che ha fatturato di più, comanda Montreux con 71,4 milioni di euro (ma il 9,2% in meno sul 2013); dietro ci sono Baden con 65,5 milioni (1,9% in meno) e Basilea con 65 milioni (6,6% in meno).