Il sottosegretario all'Economia, intervenuto in un convegno a Venezia, sabato ha paventato l'ipotesi di una gestione statale dei casinò italiani e dell'apertura di filiali in altre regioni.
Il sottosegretario all'Economia, intervenuto in un convegno a Venezia, sabato ha paventato l'ipotesi di una gestione statale dei casinò italiani e dell'apertura di filiali in altre regioni.
Il sottosegretario all'Economia, intervenuto in un convegno a Venezia, sabato ha paventato l'ipotesi di una gestione statale dei casinò italiani e dell'apertura di filiali in altre regioni.
Un paio di giorni fa, il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta ha parlato della possibilità di rendere i quattro casinò italiani strutture controllate dallo Stato, per far fronte alla crisi economica che le sale da gioco made in Italy stanno affrontando ormai da anni. Inoltre, Baretta ha paventato la possibilità di aprire filiali in altre regioni.
Vittorio Ravà, presidente di Federgioco nonché direttore generale del Casinò di Venezia, ha dichiarato a Gioco News come la stessa Federgioco sia pronta a discutere delle proposte del sottosegretario. Insomma, il principale organo di riferimento del settore del gioco in Italia sembra essere piuttosto interessato.
Tuttavia, va detto che il settore dei casinò in realtà fa riferimento al Ministero dell'Interno, dato che le sale da gioco terrestri operano tramite una deroga alla norma che vieta il gioco d'azzardo. Tutti gli altri giochi pubblici, invece, fanno capo al Ministero dell'Economia ed all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.