Il Casinò di Campione d'Italia è sempre alle prese con le indagini della Procura di Como. A oltre un mese di distanza dalla visita della Guardia di Finanza, si sa ancora poco di quanto è accaduto.
Il Casinò di Campione d'Italia è sempre alle prese con le indagini della Procura di Como. A oltre un mese di distanza dalla visita della Guardia di Finanza, si sa ancora poco di quanto è accaduto.
Il Casinò di Campione d'Italia è sempre alle prese con le indagini della Procura di Como. A oltre un mese di distanza dalla visita della Guardia di Finanza, si sa ancora poco di quanto è accaduto.
Torniamo ad occuparci del Casinò di Campione d'Italia, che giusto un mese fa riceveva la visita non proprio amichevole della Guardia di Finanza, a margine di un'indagine avviata dalla Procura di Como. Sono passati ormai una trentina di giorni abbondanti, eppure gran parte della vicenda è ancora avvolta nel mistero.
Si parlava di un buco di bilancio da 130 milioni di euro, anche se il sindaco della città, Maria Paola Piccaluga, aveva smentito. Cinque gli avvisi di garanzia recapitati ad altrettanti dipendenti e collaboratori del casinò a vario titolo, tra i quali spiccano anche dei consiglieri comunali, oltre all'amministratore delegato Carlo Pagan.
In queste settimane non sono emerse novità salienti a riguardo, anche se la collaborazione avviata dallo stesso Pagan con la Prefettura di Como lascia pensare a una possibile risoluzione del contenzioso senza troppi danni. Anche perché i dipendenti del casinò toccati da avviso di garanzia hanno comunque mantenuto il loro posto di lavoro.