Al termine di un dicembre da -30,4%, i casinò di Macao hanno chiuso il 2014 con un bilancio negativo di 2,6 punti percentuale. Si tratta del primo anno, dal 2001 in avanti, che l’industria chiude in rosso.
Al termine di un dicembre da -30,4%, i casinò di Macao hanno chiuso il 2014 con un bilancio negativo di 2,6 punti percentuale. Si tratta del primo anno, dal 2001 in avanti, che l’industria chiude in rosso.
Al termine di un dicembre da -30,4%, i casinò di Macao hanno chiuso il 2014 con un bilancio negativo di 2,6 punti percentuale. Si tratta del primo anno, dal 2001 in avanti, che l’industria chiude in rosso.
Dopo parecchi anni di crescita esplosiva, Macao si è fermata. L’industria del gioco d’azzardo ha sperimentato il primo declino annuale da quando l’industria è stata liberalizzata nel 2001, principalmente a causa della stretta del governo cinese nei confronti dei fenomeni di riciclaggio di denaro e corruzione.
Il meccanismo ha cominciato ad incepparsi a giugno, dopo che per la prima volta in 5 anni, i 35 casinò dell’isola hanno fatto segnare una perdita. L’effetto-domino ha portato a un dicembre da record negativo, con un terrificante -30,4%. In generale, i casinò di Macao hanno generato 44,1 miliardi di dollari nel 2014, il 2,6% in meno rispetto al 2013.
E il 2015 non dovrebbe iniziare meglio, visto che la maggior parte degli analisti ritiene che il trend sia destinato a continuare ancora a lungo. C’è chi è ottimista e prevede una crescita nel 2015, ma in tanti ritengono ormai terminato il boom dei clienti VIP. Risultati, questi, che si fanno sentire anche in Borsa: le azioni dei sei principali operatori di Macao sono crollate in media del 40%.