Lo scorso fine settimana, la location dove ogni anno si svolgono le WSOP ha ospitato una sparatoria tra le forze dell’ordine e un malvivente, poi ucciso, accusato di numerose rapine a mano armata.
Lo scorso fine settimana, la location dove ogni anno si svolgono le WSOP ha ospitato una sparatoria tra le forze dell’ordine e un malvivente, poi ucciso, accusato di numerose rapine a mano armata.
Lo scorso fine settimana, la location dove ogni anno si svolgono le WSOP ha ospitato una sparatoria tra le forze dell’ordine e un malvivente, poi ucciso, accusato di numerose rapine a mano armata.
Il Rio All Suite Hotel & Casino, la casa delle World Series of Poker, è stato teatro lo scorso weekend di una sparatoria mortale. L’incidente è il risultato di un’investigazione che ha coinvolto un uomo, accusato di aver messo a segno una serie di rapine a mano armata in tutta Las Vegas. Il malvivente era stato individuato proprio al Rio.
Dopo che le forze dell’ordine gli avevano chiesto di rimanere immobile, l’uomo ha opposto resistenza e nemmeno il taser è riuscito a calmarlo. Alla fine il tale ha tentato di estrarre una pistola (almeno così afferma la polizia), cosa che ha costretto gli agenti ad aprire il fuoco e a a ferire mortalmente il rapinatore.
Mentre veniva tenuto d’occhio, fanno sapere le forze dell’ordine, l’uomo aveva chiarito di essere in possesso di un’arma da fuoco e di essere disposto a far saltare per aria degli innocenti con una bomba. Queste informazioni, unite alle azioni intraprese dal malvivente al Rio, hanno costretto gli ufficiali a intraprendere l’estrema azione. Nessun cliente dell’hotel è stato coinvolto nella sparatoria.