La dipendenza dal gioco è un problema molto serio, che può sfociare in drammi come questo: una madre di un ragazzo malato di leucemia ha perso al casinò i soldi donati al figlio per le sue cure. E ora finirà dritta in carcere, lasciando il figlio.
La dipendenza dal gioco è un problema molto serio, che può sfociare in drammi come questo: una madre di un ragazzo malato di leucemia ha perso al casinò i soldi donati al figlio per le sue cure. E ora finirà dritta in carcere, lasciando il figlio.
La dipendenza dal gioco è un problema molto serio, che può sfociare in drammi come questo: una madre di un ragazzo malato di leucemia ha perso al casinò i soldi donati al figlio per le sue cure. E ora finirà dritta in carcere, lasciando il figlio.
Apprendendo di storie come quella che state per leggere, possiamo capire come mai l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato abbia puntato forte sul cosiddetto “gioco responsabile”. La dipendenza dal gioco d'azzardo è infatti un grave problema, che affligge tante persone in tutto il mondo. E la tragica storia di questa donna americana ne è l'assoluta riprova.
Marco Baldini, spalla di Fiorello dal passato di giocatore compulsivo
Sherry Holcomb, 46 anni, ha un figlio di 21 affetto da leucemia. Ryan O'Donnell, questo il suo nome, pensava di poter contare sui circa 15 mila dollari raccolti per lui da una serie di benefattori, denaro che sarebbe servito per le sue cure ospedaliere al Roswel Park Cancer Institute di Buffalo. Ma di quei soldi, ora, non ne è rimasto quasi più niente.
La madre, infatti, per sua stessa ammissione li ha persi giocando in diversi casinò del territorio. E di quel conto aperto a febbraio a favore delle cure del figlio non ce n'è quasi più traccia. Meno male che la banca si è accorta che la donna stava prelevando da quel conto soldi che finivano nei conti dei casinò, altrimenti probabilmente Sherry lo avrebbe prosciugato del tutto.
L'Harrah's Casino di Atlantic City, uno dei casinò frequentati dalla donna
A quel punto è intervenuto il procuratore distrettuale della contea di Erie, Frank Sedita, che ha definito “ridicolo” e “offensivo” il crimine commesso dalla 46enne, che tra le altre cose dovrà scontare fino a quattro anni di prigione, anche se la sentenza definitiva è prevista per il 16 novembre. Non c'è bisogno di dire che, ovviamente, la vera vittima di tutto questo è il povero Ryan.
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Scritto da CIW Staff