La crisi nera che stanno attraversando i casinò di Macao ha raggiunto un limite davvero pericoloso: il -23,2% di ottobre rappresenta il risultato peggiore nella storia dell’ex colonia portoghese.
La crisi nera che stanno attraversando i casinò di Macao ha raggiunto un limite davvero pericoloso: il -23,2% di ottobre rappresenta il risultato peggiore nella storia dell’ex colonia portoghese.
La crisi nera che stanno attraversando i casinò di Macao ha raggiunto un limite davvero pericoloso: il -23,2% di ottobre rappresenta il risultato peggiore nella storia dell’ex colonia portoghese.
Mentre il governo cinese continua la sua campagna anti-corruzione, i 35 casinò di Macao continuano ad attirare sempre meno turisti e sempre meno ricchi gambler asiatici, ormai sempre più consapevoli dei rischi di giocare nell’ex colonia portoghese. Ne consegue un mese di ottobre da brividi: i 3,5 miliardi raccolti rappresentano un agghiacciante -23,2%.
Per tornare a un dato così basso bisogna risalire al gennaio 2009, quando il calo fu del 17,1%. Un trend cominciato a giugno, con una decrescita del 3,7%, proseguita a luglio con un -3,6%. Da lì un escalation continua: agosto meno 6,1%, settembre meno 11,7% e ora il decimo mese dell’anno che passerà alla storia come il peggiore in assoluto.
Un campanello d’allarme che risuona fortissimo, per una regione che si regge per l’80% proprio sulle entrate dei casinò. Se a questo ci aggiungiamo il rallentamento della crescita economica, e le norme sempre più stringenti sui permessi che limitano il tempo che il gambler medio può passare a Macao, la frittata è fatta.
Gli analisti ritengono che gli incassi del gambling a Macao continueranno a contrarsi fino almeno alla metà dell’anno prossimo, quando verranno aperte numerose altre strutture di altissimo profilo. Chissà se basterà per tornare ai fasti di qualche mese fa.