Secondo gli analisti, questo sarà il primo anno dal 2002 in avanti a non chiudersi in crescita. Il mese di ottobre, poi, dovrebbe rivelarsi addirittura il peggiore di sempre, con una perdita del 20%.
Secondo gli analisti, questo sarà il primo anno dal 2002 in avanti a non chiudersi in crescita. Il mese di ottobre, poi, dovrebbe rivelarsi addirittura il peggiore di sempre, con una perdita del 20%.
Secondo gli analisti, questo sarà il primo anno dal 2002 in avanti a non chiudersi in crescita. Il mese di ottobre, poi, dovrebbe rivelarsi addirittura il peggiore di sempre, con una perdita del 20%.
Che sia finita l’era dorata dei casinò di Macao? L’ex colonia portoghese, protagonista di un boom economico iniziato nel 2002 e diventato di proporzioni incredibili dal 2009 al 2013, sta affrontando quest’anno la sua prima vera crisi da una dozzina d’anni a questa parte. Una di quelle crisi i cui presupposti sono difficili da superare.
La JL Warren Capital, società americana, prevede che il 2014 si chiuda in sostanziale pareggio rispetto al 2013. Un dato che è fortemente influenzato da una prima metà anno assolutamente positiva, e una seconda metà decisamente disastrosa. Sono numerosi i motivi della crisi di Macao, almeno stando agli analisti della JL Warren Capital.
In primis la campagna anti-corruzione promossa dal governo cinese, che tra l’altro ha deciso di introdurre anche una legge anti-fumo, entrata in vigore agli inizi di ottobre, che sicuramente non ha aiutato i casinò. A questo si aggiunge un mercato immobiliare debole, le proteste che arrivan da Hong Kong e la crisi del credito.
Insomma, se dal 2002 al 2013 Macao aveva sempre vissuto una crescita di almeno 8,3 punti percentuale (i minimi nel 2005 e nel 2009), nel 2014 sarà già buono chiudere il bilancio in parità. Anche perché le previsioni di ottobre sono da mani nei capelli: si parla di un -20% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.