Un’impiegata amministrativa ha sottratto per tre anni ingenti somme di denaro alla sua azienda: con quei soldi faceva fare la bella vita anche al marito, grande appassionato di giochi da casinò.
Un’impiegata amministrativa ha sottratto per tre anni ingenti somme di denaro alla sua azienda: con quei soldi faceva fare la bella vita anche al marito, grande appassionato di giochi da casinò.
Un’impiegata amministrativa ha sottratto per tre anni ingenti somme di denaro alla sua azienda: con quei soldi faceva fare la bella vita anche al marito, grande appassionato di giochi da casinò.
Un uomo e una donna, residenti a Mestre, sono stati denunciati per appropriazione indebita e ricettazione dalla Guardia di Finanza. Sembra infatti che la donna abbia approfittato del suo ruolo di responsabile amministrativo di un’azienda del settore demolizioni e bonifiche per sottrarre fondi, da usare per mantenere uno stile di vita alto e per giocare al casinò.
Tutto è partito dal Nucleo Polizia Tributaria di Venezia, che ha effettuato alcuni controlli su questa società veneta, dando il via a un’operazione denominata ‘Vortex’. Analizzando i libri contabili, le forze dell’ordine si sono accorte di questi strani ammanchi, che venivano giustificati nei modi più disparati.
La mente di questa truffa è proprio l’impiegata amministrativa, che dal 2010 al 2013 ha approfittato della fiducia dei suoi datori di lavoro per prelevare decine di migliaia di euro, da utilizzare per sé e per il marito. La donna poi copriva gli ammanchi tramite la produzione di documenti finti e la falsificazione delle firme sugli assegni.