Nonostante la crisi che sta attraversando il settore dei giochi in Italia, le entrate tributarie aggiornate a fine agosto hanno fatto segnare una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante la crisi che sta attraversando il settore dei giochi in Italia, le entrate tributarie aggiornate a fine agosto hanno fatto segnare una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante la crisi che sta attraversando il settore dei giochi in Italia, le entrate tributarie aggiornate a fine agosto hanno fatto segnare una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Eppur si muove, avrebbe sussurrato Galileo Galilei sconfessando – per non finire al rogo – le sue stesse teorie sul fatto che fosse la Terra a girare attorno al Sole, e non viceversa. Potremmo prendere in prestito questa famosa frase (anche se gli storici ne mettono in dubbio la veridicità) e applicarla al settore dei giochi.
Sì, perché sebbene il gambling in Italia stia vivendo una crisi diffusa più o meno in tutti i settori (a parte forse quello dei casinò online), il Fisco continua a sfregarsi le mani. Le entrate tributarie, infatti, a fine agosto sono cresciute dello 0,5% nei confronti dei primi otto mesi dell’anno scorso, per un +36 milioni di euro tutto sommato onorevole.
Per quanto riguarda il totale delle entrate erariali, stiamo parlando di oltre 7,7 miliardi di euro. Se ci limitiamo soltanto alle imposte indirette, i giochi (che comprendono lotto, lotterie e tutte le altre attività) hanno contribuito con 7,5 miliardi di euro, per un aumento percentuale dello 0,4, cioè 33 milioni in più rispetto al 2013.