Le ultime notizie riguardo all’apertura di due casinò in Sicilia risalgono ormai alla scorsa primavara, quando il ministro Alfano aveva dato rassicurazioni in merito. Passata l’estate, non ci sono stati più aggiornamenti.
Casinò in Sicilia, tutto tace
Le ultime notizie riguardo all’apertura di due casinò in Sicilia risalgono ormai alla scorsa primavara, quando il ministro Alfano aveva dato rassicurazioni in merito. Passata l’estate, non ci sono stati più aggiornamenti.
Ci eravamo lasciati a maggio, con la notizia della discussione ormai prossima sull’apertura di due casinò in Sicilia, che il Parlamento avrebbe dovuto sostenere in tempi brevi. Invece è passata la primavera, e dopo di lei l’estate, ma attualmente non ci sono ulteriori notizie in merito. Tutto tace insomma, con buona pace della Regione.
L’Assemblea Regionale Siciliana aveva presentato una proposta di legge d’iniziativa ormai lo scorso 26 febbraio. A marzo il ministro Alfano, intervenendo a una convention del Nuovo Centrodestra, aveva assicurato che il Governo se ne sarebbe occupato a breve. Tuttavia col passare del tempo l’argomento sembra essere finito nel dimenticatoio.
E dire che la Sicilia, spulciando i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, avrebbe tutto da guadagnare, visto che pur senza un casinò, a Palermo il gioco d’azzardo vale il 6,72% del Prodotto Interno Lordo provinciale. E stiamo parlando evidentemente solo di newslot, vlt e lotterie tradizionali, naturalmente.
Se guardiamo i dati della Consulta Nazionale Antiusura, poi, scopriamo come la differenza tra registrato e nero nelle slot a Palermo è altissima: l’83,38%, oltre 320 milioni di gap. Pensate cosa vorrebbe dire, per i giocatori, poter evitare di rivolgersi al mercato illegale e recarsi tranquillamente in un casinò legale. Nell’attesa, non resta che sperare che il Governo si accorga di questi dati.
