Partecipate italiane: maglia nera al casino’ di Venezia? Colpa di chi ha governato il Comune per vent’anni. Questo è in sintesi il pensiero espresso sul blog di Beppe Grillo da parte del gruppo di lavoro Bilancio e partecipate del Movimento 5 Stelle Comune di Venezia.
Sul sito web beppegrillo.it, il M5S denuncia la passata amministrazione del Casinò “gestito come una società commerciale, interamente partecipata dall’ente locale: e son proprio norme basilari di questo “statuto” che la stessa partecipata e il Comune non hanno rispettato. Insomma si poteva scegliere anche la gestione diretta ma se scelgo il modello societario, il mondo esterno si attende che rispetti quelle regole che valgono per tutte le società per azioni“.
Secondo il M5S l’inosservanze riguardano norme basilari del diritto societario e del diritto amministrativo, riconosciute nel nostro ordinamento da decenni o, addirittura, da secoli. Tali norme sono: Divieto di compenso di partite; Divieto di distribuzione degli utili non conseguiti; Principio della prudenza.
Il gruppo di lavoro Bilancio e partecipate del Movimento 5 Stelle Comune di Venezia termina spiegando che “a poco servono i titoli ad effetto dei giornali e le smentite. Il “rendiconto” sulla propria gestione è parte dei doveri di qualsiasi amministratore e se i bilanci hanno indotto in errore perfino il commissario Cottarelli, questa responsabilità non può che aggiungersi alle varie responsabilità gestionali di chi ha direttamente o indirettamente gestito il Casinò di Venezia negli ultimi 15 anni“.
Da molti anni sono un grande appassionato di giochi da casinò e di scommesse sportive. Mi piace molto viaggiare e conoscere nuove culture.