Il commissario Vittorio Zappalorto, il direttore generale Marco Agostini e le varie sigle sindacali, stanno lavorando alacremente per trovare accordi che permettano al casinò di recuperare denaro.
Il commissario Vittorio Zappalorto, il direttore generale Marco Agostini e le varie sigle sindacali, stanno lavorando alacremente per trovare accordi che permettano al casinò di recuperare denaro.
Il commissario Vittorio Zappalorto, il direttore generale Marco Agostini e le varie sigle sindacali, stanno lavorando alacremente per trovare accordi che permettano al casinò di recuperare denaro.
Il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto ha già cominciato a lavorare per trovare quei tanto sospirati fondi per permettere al Casinò di Venezia di recuperare terreno, evidando per il momento di tornare sull’argomento-privatizzazione. Non sarà facile, ma qualche primo passo sembra essere già stato fatto.
Zappalorto, infatti, ha spiegato nei giorni scorsi come recupererà poco più di 4 milioni di euro, insieme con il direttore generale Marco Agostini. In pratica, come hanno fatto sapere durante un incontro con i sindacati, ci sarà un taglio del 30% degli incentivi sui progetti speciali e sulle indennità del personale ispettivo e anche sui responsabili degli uffici del casinò.
Proprio le organizzazioni sindacali hanno fatto notare come il Casinò di Venezia sia attualmente creditore di circa 20 milioni di euro di prestiti a clienti che poi non sono stati ripagati. Sempre parlando di denaro, torna in auge la proposta di pensionare chi ne ha maturato i diritti, mossa che farebbe risparmiare circa 1,3 milioni di euro l’anno.