L’industria del gioco d’azzardo è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, portando numerosi benefici economici ma creando anche una serie di disagi di non poco conto per i residenti.
L’industria del gioco d’azzardo è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, portando numerosi benefici economici ma creando anche una serie di disagi di non poco conto per i residenti.
L’industria del gioco d’azzardo è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, portando numerosi benefici economici ma creando anche una serie di disagi di non poco conto per i residenti.
Volendo lasciare – per storia, tradizione e anche un po’ di affetto – il titolo di ‘Mecca del Gioco d’Azzardo’ a Las Vegas, dobbiamo obbligatoriamente coniare per Macao un soprannome che ne certifichi il suo ruolo di nuovo polo del gioco d’azzardo mondiale. Potremmo chiamarlo ‘L’Olimpo del Gambling’, visti i dati impressionanti che ormai mostra ogni anno.
Da quando Macao è tornata in orbita cinese (1999), dopo essere stata una colonia portoghese, l’industria dei casinò ha cominciato a svilupparsi in maniera costante. Tanto che negli ultimi sei anni si è creato un boom economico che ha portato le sale da gioco di Macao a guadagnare praticamente sette volte di più che quelle di Las Vegas.
In totale, sono 600.000 i lavoratori che gravitano attorno all’industria del gioco, per un tasso di disoccupazione che a Macao è soltanto dell’1,8%. Purtroppo, però, non è tutt’oro quello che luccica: il boom economico del gambling a Macao ha tanti lati positivi, ma ne ha anche parecchi negativi, soprattutto per chi ci abita.
Prostituzione, riciclaggio di denaro, criminalità organizzata sono all’ordine del giorno. Per non parlare di uno sviluppo urbano selvaggio, che ha praticamente ridotto al lumicino le zone verdi di Macao. Il tutto corredato da un servizio di trasporti inadeguato e infrastrutture poco efficienti. Sarà anche l’Olimpo del Gambling, ma Macao non è certo il posto più vivibile al mondo.