Il presidente dell’American Gaming Association, Geoff Freeman, si è lanciato in un appello affinché i legislatori tutelino il settore dei casinò terrestri, volàno dell’economia in moltissimi paesi del mondo.
Il presidente dell’American Gaming Association, Geoff Freeman, si è lanciato in un appello affinché i legislatori tutelino il settore dei casinò terrestri, volàno dell’economia in moltissimi paesi del mondo.
Il presidente dell’American Gaming Association, Geoff Freeman, si è lanciato in un appello affinché i legislatori tutelino il settore dei casinò terrestri, volàno dell’economia in moltissimi paesi del mondo.
Anche se in Italia si continua a parlarne con un po’ di puzza sotto il naso ed enormi fette di salame sugli occhi, è innegabile come il settore dei casinò terrestri sia in molti casi una spinta fondamentale nell’economia dei paesi che li ospitano. Basti pensare a Macao, oppure anche alla più piccola e vicina Malta.
Recentemente, il Wall Street Journal – non proprio l’ultimo dei quotidiani – ha pubblicato in prima pagina un articolo in cui i casinò vengono elogiati e vengono indicati come fonti di “entrate cruciali”, nonché di numerosi posti di lavoro. Occorre riconoscere i casinò come “business tradizionali”, scrive il WSJ, e cercare di salvaguardarli.
Il pezzo è stato naturalmente ripreso con favore da Geoff Freeman, il presidente e amministratore delegato dell’AGA, l’American Gaming Association, che ha di fatto ribadito quando scritto dal celebre giornale americano, sottolineando come anche l’opinione pubblica stia lentamente cambiando opinione in favore dei casinò.
Purtroppo questo fatica ancora ad avvenire nel nostro paese, dove alla parola casinò di solito vengono associate idee tutt’altro che positive, quali ludopatia, sindrome da gioco compulsivo, addirittura riciclaggio di denaro o criminalità. Eppure basta pensare cosa vorrebbe dire per la Sicilia, dal punto di vista turistico o economico, poter contare su un casinò…