Il patron della UFC, la più importante sigla di Mixed-Martial Arts al mondo, è stato accusato dal Palms Casino di Las Vegas di aver vinto 2 milioni di dollari utilizzando la tecnica del conteggio delle carte.
Il patron della UFC, la più importante sigla di Mixed-Martial Arts al mondo, è stato accusato dal Palms Casino di Las Vegas di aver vinto 2 milioni di dollari utilizzando la tecnica del conteggio delle carte.
Il patron della UFC, la più importante sigla di Mixed-Martial Arts al mondo, è stato accusato dal Palms Casino di Las Vegas di aver vinto 2 milioni di dollari utilizzando la tecnica del conteggio delle carte.
Il suo nome dirà poco o nulla in Italia, almeno alla maggior parte delle persone, eppure negli Stati Uniti Dana White è una delle personalità sportive più importanti e influenti. White, infatti, è il presidente della Ultimate Fighting Championship, la principale sigla mondiale nelle MMA, le cosiddette Mixed-Martial Arts.
Ne parliamo in questa sede perché White è stato bannato recentemente dal Palms Casino di Las Vegas, per un motivo che sta diventando sempre più di moda: il conteggio nelle carte al blackjack. White però si è difeso: “Ho vinto 2 milioni di dollari, ma tutti pensano che io conti le carte dopo quel che è successo a Ben Affleck all’Hard Rock. Eppure io sono tutto meno che uno che conta le carte”.
A quanto pare, gli screzi tra White e il Palms risalgono al 2012, quando il presidente della UFC decise di ritirare tutti gli eventi in programma al casinò dopo che il management aveva deciso di tagliargli la linea di credito. Le cose sembravano essersi risolte a marzo, ma tornato al casinò White si è visto abbassare il limite di scommessa da 25.000 a 5.000 dollari per mano.
“I casinò non vogliono più prendersi degli azzardi”, ha dichiarato White. “Sono tutti in mano a corporation e hedge fund. Vogliono avere così tanto vantaggio contro il giocatore che alla fine ti fanno passare la voglia di giocare. Ormai in città è rimasto solo il Caesars a permetterti di giocare quanto ti pare”, ha concluso.