Il primo ministro giapponese farà visita a Singapore, dove studierà il modello dell’industria dei caisnò, aperta ormai da quasi 10 anni. Si avvicina il momento di fare lo stesso anche in Giappone.
Il primo ministro giapponese farà visita a Singapore, dove studierà il modello dell’industria dei caisnò, aperta ormai da quasi 10 anni. Si avvicina il momento di fare lo stesso anche in Giappone.
Il primo ministro giapponese farà visita a Singapore, dove studierà il modello dell’industria dei caisnò, aperta ormai da quasi 10 anni. Si avvicina il momento di fare lo stesso anche in Giappone.
Anche se l’arte del copiare è più materia cinese, a quanto pare anche i giapponesi non scherzano. Battute a parte, la scelta del primo ministro Shinzo Abe di recarsi a Singapore per studiare da vicino il mercato dei casinò terrestri dimostra, ancora una volta, quanto il paese del Sol Levante abbia intenzioni serie in merito.
A quanto trapela dal Giappone, Abe sbarcherà a Singapore tra pochi giorni, per conto non solo del suo partito (i liberal-democratici), ma anche del Japan Restoration Party e del People’s Life Party, gli altri due (piccoli) partiti che hanno contribuito alla stesura della bozza di legge che dovrebbe essere approvata tra non molto.
D’altro canto, Singapore può vantare ormai un’esperienza quasi decennale nel settore del gambling terrestre. Era infatti il 2005 quando l’isola decise di aiutare la propria economica, rilanciando il turismo con l’apertura di due casinò (controllati rispettivamente da un’azienda americana e da una malese). E le cose sono andate decisamente bene.
Abe, tuttavia, sembra essere particolarmente preoccupato dagli effetti che il via libera al gioco d’azzardo potrebbero scatenarsi dal punto di vista sociale. Tuttavia il Giappone, in vista delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, non sembra disposto a privarsi di quello che potrebbe rivelarsi come un impulso decisivo alla crescita e al turismo.