I social network sono entrati ormai nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo. Possono i casinò avvantaggiarsi di tutto ciò, studiando campagne promozionali più o meno occulte per attirare nuovi clienti?
I social network sono entrati ormai nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo. Possono i casinò avvantaggiarsi di tutto ciò, studiando campagne promozionali più o meno occulte per attirare nuovi clienti?
I social network sono entrati ormai nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo. Possono i casinò avvantaggiarsi di tutto ciò, studiando campagne promozionali più o meno occulte per attirare nuovi clienti?
Abbiamo visto come recentemente Facebook abbia aperto ai casino online, e più in generale all'industria del gambling, la possibilità di inserire annunci pubblicitari. È lecito quindi domandarsi se anche i casino live non possano in qualche modo avvantaggiarsi di un sistema che può raggiungere, rapidamente e senza sforzo, centinaia di migliaia di potenziali cienti, per non dire milioni.
Mark Zuckerberg, boss di FB, apre al gambling
Campagne pubblicitarie a parte, che come abbiamo visto hanno il loro costo (stimato intorno ai 30 mila dollari, come minimo), possiamo citare un esempio su tutti. Quello del Commerce Casino, in California, che proprio tramite il suo gruppo su Facebook spesso e volentieri lancia delle promozioni molto apprezzate dai propri clienti. Il tutto senza spendere neppure un centesimo, dal momento che aprire e gestire un gruppo sul social network ideato da Mark Zuckerberg non costa nulla.
L'ultima trovata del Commerce Casino è un bel torneo di poker texas hold'em dedicato a tutti coloro che hanno cliccato su “Mi piace” nella pagina del casinò stesso. Per poter partecipare a questo torneo, dal montepremi garantito di ben 10 mila dollari, oltre ad essere fan su Facebook del Commerce Casino ovviamente occorre avere 21 anni, età minima per entrare nei casinò degli Stati Uniti d'America.
Veduta esterna del Commerce Casino
Il Commerce Casino è l'esempio lampante di come l'industria del gaming online possa (e gli convenga farlo) andare di pari passo con l'evoluzione tecnologica dell'information technology. Sicuramente nel lungo periodo il suo esempio verrà seguito da molti altri casinò di tutto il mondo, magari anche da qualcuno di quelli presenti sul territorio italiano.
Il che non sarebbe male, vista la recente contrazione del mercato e degli introiti dei casinò del Belpaese: potrebbe essere un'idea valida per ridare slancio al mercato stesso, come detto a fronte di un impegno economico potenzialmente quasi nullo.
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Scritto da CIW Staff