Secondo la prestigiosa Radio New Zealand (non ridete, è la radio più ascoltata in tutta l’Oceania!) è da poco iniziata la costruzione del primo casinò nelle isole Fiji.
Secondo la prestigiosa Radio New Zealand (non ridete, è la radio più ascoltata in tutta l’Oceania!) è da poco iniziata la costruzione del primo casinò nelle isole Fiji.
Secondo la prestigiosa Radio New Zealand (non ridete, è la radio più ascoltata in tutta l’Oceania!) è da poco iniziata la costruzione del primo casinò nelle isole Fiji.
Paradiso terrestre nell’Oceano Pacifico distante da tutti e da tutto, le Fiji sono formate da oltre 300 isole, di cui solo 100 abitate. L’azienda “One Hundred Sands Limited” ha acquistato una licenza per casino nel dicembre 2011 ed i lavori avrebbero dovuto iniziare già nel 2012, ma a causa di vari ritardi nel progetto, sono cominciati solo da poche settimane. Il resort sarà situato nell’isola privata di Denerau Island a nord ovest di Viti Levu, l’isola principale della piccola nazione, collegate tra di loro da un breve ponte. La città di riferimento con un piccolo scalo aeroportuale è Nadi, la terza città per grandezza di tutte le Fiji.
Il tempo previsto per la sua totale costruzione (resort, casinò e centro congressi) va dai 18 ai 24 mesi.
La vera scommessa sarà capire quanto potrà effettivamente rendere un casinò in un contesto simile, dove chiaramente sarà solo un corollario alle varie attrattive locali, d’altronde non è che uno parte per andare a giocare un torneo di poker alle Fiji, ma casomai tutto il contrario!
Restando più con i piedi per terra, è molto interessante la nuova prossima realizzazione di casinò a New York. In una recente votazione, gli abitanti della Grande Mela, si sono espressi a favore della costruzione di casinò commerciali terrestri, fino ad ora di esclusiva proprietà dei nativi indiani, che dovrebbero portare nuovo turismo e posti di lavoro a tutta la comunità. L’unica restrizione prevista dal governatore Andrew Cuomo (nonni salernitani) è quella di vietare la costruzione dei casinò nell’isola di Manhattan. Genting Group, in associazione con Caesars Entertainment Corp, ha pagato una licenza da un milione di dollari per avere i permessi necessari per la costruzione.
Attualmente l’azienda sta valutando diversi siti nei quali costruire, tra i quali la zona dei monti Catskill e quella della Hudson Valley, entrambe a nord di Manhattan. Per ora è prevista la costruzione di quattro casinò commerciali che andranno ad affiancare le nove sale gestite dalle tribù native indiane, situate nella Upstate di New York.
In Europa invece è in atto una piccola rivoluzione in Norvegia dove si sta lavorando strenuamente per far approvare una legge che permetta la costruzione di casinò terrestri nella nazione, per ora assolutamente vietati (infatti il campionato di poker norvegese si disputa solitamente in Irlanda)Sivert Bjornstad 23enne membro del partito progressista norvegese (e mi scappa sempre un po’ da ridere associando la parola “23enne” a quella di “politico” pensando all’età media dei nostri politici) sta lavorando per legalizzare il poker live in Norvegia con già un’idea precisa in testa: Munkholmen.
Si tratta di un isolotto tra gli splenditi fiordi norvegesi a nord di Trondheim, per adesso raggiungibile solo in battello. Sivert ha localizzato in Munkholmen il luogo ideale per costruire il primo casinò/resort norvegese.
Un luogo da sogno, immerso nella natura tra imponenti fiordi da una parte e l’oceano dall’altra. Anche questo sarebbe un posto decisamente fuori mano, però va considerato che se i norvegesi si spostano fino a Dublino per giocare il torneo nazionale di poker, non avrebbero di sicuro grossi problemi a raggiungere l’isolotto. Munkholmen in passato è stato monastero, fortezza e prigione e forse in futuro sarà anche sede del norwegian poker tour!
Marco Zanini