Brutto calo per i casinò del Nevada, capitanati naturalmente da quelli di Las Vegas. Gran parte del calo è dovuto a un brusco stop alle puntate sul gioco del baccarat, scese del 40%.
Brutto calo per i casinò del Nevada, capitanati naturalmente da quelli di Las Vegas. Gran parte del calo è dovuto a un brusco stop alle puntate sul gioco del baccarat, scese del 40%.
Brutto calo per i casinò del Nevada, capitanati naturalmente da quelli di Las Vegas. Gran parte del calo è dovuto a un brusco stop alle puntate sul gioco del baccarat, scese del 40%.
Se da una parte i casinò di Macao continuano a battere ogni record anche nel 2014, dall’altra il Nevada – cioè praticamente Las Vegas – non riesce a confermarsi. Dopo un calo del 2,7% nel mese di gennaio, a febbraio le cose sono andate ancora peggio: meno 13,7%, frutto principalmente di un declino enorme provocato dal baccarat.
I 926,1 milioni di dollari incassati dai casinò dello stato a febbraio fanno segnare un bel passo indietro rispetto agli 1,1 miliardi dello stesso mese del 2013. La cosa forse più allarmante è che i casinò della Strip di Las Vegas hanno perso ancora di più: dai 696,1 milioni di febbraio 2013 ai 555,7 di quest’anno, per un calo del 20,1%.
Come detto, il baccarat ha di fatto tradito i casinò: qui si tratta infatti di un calo del 40%, da 263,8 a 158,4 milioni di dollari, che non si possono spiegare solo con un aumento delle vincite. Le scommesse, infatti, sono scese a 1,3 miliardi di dollari, il 19,1% in meno rispetto agli 1,6 puntati lo scorso anno.
Per quanto riguarda gli altri settori del gambling, i 19,7 milioni scommessi sul Super Bowl rappresentano solo il 2% del totale. Anche il poker online non conta più di tanto: 824.000 dollari di incassi, meno del 9% rispetto ai 9,3 milioni incassati dallo stato dai soli giochi di carte.