La Crimea, che la Russia ha recentemente annesso dall’Ucraina, potrebbe diventare una zona in cui il gambling la faccia da padrone: questo le permetterebbe di diventare autonoma economicamente.
La Crimea, che la Russia ha recentemente annesso dall’Ucraina, potrebbe diventare una zona in cui il gambling la faccia da padrone: questo le permetterebbe di diventare autonoma economicamente.
La Crimea, che la Russia ha recentemente annesso dall’Ucraina, potrebbe diventare una zona in cui il gambling la faccia da padrone: questo le permetterebbe di diventare autonoma economicamente.
Il gioco d’azzardo sta vivendo un momento controverso in Russia. Se da una parte il governo ha deciso di bloccare i siti di gambling, dall’altra vorrebbe fare della Crimea – recentemente annessa dall’Ucraina – una zona in cui rendere legale il gambling stesso. Sarebbe questo il piano economico di Putin per il rilancio del territorio.
Secondo Bloomberg, infatti, sarebbe questa la soluzione più gettonata per stimolare l’economia della penisola che si affaccia sul Mar Nero. Pare che se ne parli ormai da diverse settimane, e che il vice primo ministro Dmitry Kozak sia il principale promotore di questa iniziativa. La Crimea, attualmente, è la priorità nell’agenda russa.
Sembra che addirittura un primo piano d’azione verrà presentato entro il prossimo 15 aprile: l’obiettivo a lungo termine della Russia è trasformare la Crimea in una regione capace di sostenersi in maniera autonoma, di modo che sia meno dipendente dal budget dello stato. Inizialmente, tuttavia, la Russia è disposta a concedere fino a 2,8 miliardi di dollari alla Crimea.
Per il momento non ci sono ancora molti dettagli sull’apertura al gambling in Crimea, se non che da quelle parti dovrebbe essere stabilito un regime fiscale particolare, di modo che possa essere attrattivo per gli operatori di casinò stranieri. Ne sapremo di più nelle prossime due settimane.