100.000 euro giocati, persi e mai restituiti. Questo il debito che l’ex deputato Mimmo Mele ha contratto otto anni fa con il Casinò di Venezia. Ora il sindaco di Carovigno rischia le case.
100.000 euro giocati, persi e mai restituiti. Questo il debito che l’ex deputato Mimmo Mele ha contratto otto anni fa con il Casinò di Venezia. Ora il sindaco di Carovigno rischia le case.
100.000 euro giocati, persi e mai restituiti. Questo il debito che l’ex deputato Mimmo Mele ha contratto otto anni fa con il Casinò di Venezia. Ora il sindaco di Carovigno rischia le case.
La passione per il gioco d’azzardo rischia di costare grosso a Mimmo Mele, ex deputato in quota Unione di Centro, oggi sindaco di Carovigno, un paese in provincia di Brindisi. Il politico, salito agli onori della cronaca per una presunta ‘notte di sesso e coca’ con la escort Francesca Zenobi (che si fece intervitare da ‘Le iene’), potrebbe perdere due case.
Nel 2006, infatti, Mele si è recato al Casinò di Venezia, dove ha ottenuto un credito di 100.000 euro per poter giocare. Purtroppo per lui non è riuscito a vincere, ma neppure a ripagare il suo debito. Chiaramente il casinò ha ottenuto un decreto ingiuntivo e la questione si è ingarbugliata, tra cause civili e contenziosi a non finire.
Di mezzo ci sarebbe anche una società titolare di una catena di supermercati, alla quale Mele dovrebbe dei soldi dopo aver aperto – e poi chiuso – per il figlio un supermercato. In totale, i debiti di Mele, al netto degli interessi, ammonterebbero a quasi 400.000 euro. Una montagna di soldi che il sindaco di Carovigno non avrebbe.
Da qui il rischio di perdere non solo il suo appartamento di Ostuni, ma anche una villa al mare a Torre Santa Sabina (Carovigno). I due immobili potrebbero essere venduti all’asta per raccogliere i soldi necessari. Della notizia si è occupata anche l’edizione veneta del Corriere della Sera.