Dopo l’approdo alla Camera lo scorso 26 febbraio, il disegno di legge Leanza è arrivato anche in Senato. Ora non resta che il Parlamento studi e valuti l’opportunità di aprire i due casinò.
Dopo l’approdo alla Camera lo scorso 26 febbraio, il disegno di legge Leanza è arrivato anche in Senato. Ora non resta che il Parlamento studi e valuti l’opportunità di aprire i due casinò.
Dopo l’approdo alla Camera lo scorso 26 febbraio, il disegno di legge Leanza è arrivato anche in Senato. Ora non resta che il Parlamento studi e valuti l’opportunità di aprire i due casinò.
Torniamo a parlare del progetto dell’Assemblea Regionale Siciliana di portare due casinò in Sicilia. Ci eravamo lasciati con l’approvazione da parte dell’ARS, paventando l’ipotesi che il passaggio successivo – l’approdo alla Camera e al Senato – sarebbe stato abbastanza lungo. E invece siamo stati smentiti.
Abbiamo comunque atteso che il disegno di legge Leanza arrivasse sia alla Camera che al Senato, prima di parlarne. La proposta è stata presentata alla Presidenza della Camera già lo scorso 26 febbraio, mentre per approdare in Senato c’è voluta una settimana in più. Ora però entrambe le Camere hanno a disposizione il testo.
“Norme per l’apertura di una casa da gioco nei comuni di Taormina e Palermo”, questo il nome del ddl Leanza, primo firmatario e – naturalmente – fervente promotore di quello che secondo lui sarebbe un passo fondamentale per il rilancio del turismo e dello sviluppo nell’isola che fu di Empedocle e di Archimede.
Ora la palla passa al nuovo governo Renzi, anche se in realtà il Ministro degli Interni è lo stesso Angelino Alfano che era già stato messo al corrente del disegno di legge per i due casinò in Sicilia. Questo potrebbe facilitare le cose, anche se per il momento è ancora presto per dirlo con certezza.