Anche ieri, l’Assemblea Regionale Siciliana ha optato per il rinvio della discussione sul ddl Leanza: se ne dovrebbe riparlare l’11 febbraio, ma sembra più probabile che assisteremo a un altro rinvio.
Anche ieri, l’Assemblea Regionale Siciliana ha optato per il rinvio della discussione sul ddl Leanza: se ne dovrebbe riparlare l’11 febbraio, ma sembra più probabile che assisteremo a un altro rinvio.
Anche ieri, l’Assemblea Regionale Siciliana ha optato per il rinvio della discussione sul ddl Leanza: se ne dovrebbe riparlare l’11 febbraio, ma sembra più probabile che assisteremo a un altro rinvio.
Doveva essere la volta buona, è stato l’ennesimo buco nell’acqua. Ormai sono passati quasi due mesi da quando si è cominciato a parlare della possibilità che la Sicilia aprisse uno o addirittura due casinò. Tutto è partito in quarta, tanto che pareva fosse solo questione di settimane prima che il disegno di legge Leanza arrivasse in Parlamento.
E invece. Siamo giunti al quinto rinvio – ma potremmo tranquillamente aver perso il conto – nonostante ieri l’Assemblea Regionale Siciliana si sia riunita e avesse come terzo punto all’ordine del giorno proprio il ddl Leanza. Disegno di legge che è stato appunto rinviato all’11 febbraio, con poche probabilità che se ne parli anche in quel frangente.
Sì, perché se ieri la proposta di aprire un casinò in Sicilia era come detto al terzo punto, il prossimo 11 febbraio si ritroverà al settimo. Un modo come un altro per anticipare quel che ormai appare chiaro a tutti: dopo un’iniziale entusiasmo, il disegno di legge è finito in secondo – o terzo – piano, lentamente ma inesorabilmente.
A questo punto ci pare anche inutile continuare a raccontarvi le stesse cose, ogni volta. Ci limiteremo dunque a rendervi conto quando finalmente l’Assemblea Regionale Siciliana deciderà di vagliare l’ipotesi. Nel frattempo, le varie Palermo, Taormina, Corfù e Mondello aspettano ansiose.