Niente da fare: ancora una volta l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha optato per rinviare la discussione sul disegno di legge Leanza, quello sull’apertura di due casinò sull’isola.
Niente da fare: ancora una volta l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha optato per rinviare la discussione sul disegno di legge Leanza, quello sull’apertura di due casinò sull’isola.
Niente da fare: ancora una volta l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha optato per rinviare la discussione sul disegno di legge Leanza, quello sull’apertura di due casinò sull’isola.
Sembrava che il fine settimana appena passato fosse quello giusto, e invece siamo di fronte all’ennesimo rinvio. L’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha rinviato alla seduta del 6 febbraio la discussione sul disegno di legge Leanza, l’ormai celeberrima proposta di aprire due casinò in Sicilia (più precisamente a Taormina e Palermo).
Il prossimo 6 febbraio, l’esame del disegno di legge sulle due sale da gioco terrestri in territorio siculo sarà al terzo posto dell’ordine del giorno. C’è poco da rallegrarsi, visto che venerdì era addirittura al secondo posto, ma è stato rinviato lo stesso. A pesare è sicuramente la situazione non certo rosea del governo Crocetta, ormai prossimo alla spaccatura definitiva.
Nel dettaglio, il ddl Leanza verrà dopo la – presumibilmente molto lunga – discussione sulle “norme relative al funzionamento della forma di governo regionale, alla nomina ed alla revoca degli assessori, alla conclusione anticipata della legislatura” e sulle “norme relative alla promozione della ricerca scientifica in ambito sanitario”.
Francamente ormai si è perso il conto delle volte in cui il ddl Leanza doveva essere discusso e poi invece tutto è finito in un nulla di fatto. In diverse occasioni la cosa sembrava addirittura fatta, ma anche in quei casi è scoppiata la classica bolla di sapone. Ora non ci resta che aspettare un’altra decina di giorni.