Si apre la possibilità di veder costruire sale da gioco terrestri anche al di fuori di Atlantic City. L’obiettivo è impedire la fuga di capitali verso nord, più precisamente verso lo stato di New York. Ma sarà così?
Si apre la possibilità di veder costruire sale da gioco terrestri anche al di fuori di Atlantic City. L’obiettivo è impedire la fuga di capitali verso nord, più precisamente verso lo stato di New York. Ma sarà così?
Si apre la possibilità di veder costruire sale da gioco terrestri anche al di fuori di Atlantic City. L’obiettivo è impedire la fuga di capitali verso nord, più precisamente verso lo stato di New York. Ma sarà così?
Tempo di cambiamenti, nello stato del New Jersey. Da poco più di due settimane, il gambling online è diventato una realtà, con l’apertura ufficiale a giochi da casinò virtuali e poker online. Entro breve potrebbe cadere un altro tabù: non solo Atlantic City, ma anche altre città potrebbero avere il privilegio di ospitare uno o più casinò.
È quanto stanno valutando i legislatori dello stato, alle prese col disegno di legge ‘Ajr11′, che dovrebbe portare all’apertura di un casinò a nord del New Jersey (probabilmente nella contea di Bergen). L’obiettivo è quello di impedire che gli abitanti nelle zone di confine si rechino a New York per giocare, perché più vicino rispetto ad Atlantic City.
Il senatore Ray Lesniak punta molto su questo concetto, mentre il presidente del Meadowlands Racetrack, Jeff Gural, ritiene che un casinò a nord sarebbe in grado di creare un volume d’affari di 350 milioni di dollari ogni anno. L’altro lato della medaglia è che questa potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i casinò di Atlantic City.
Le dodici sale da gioco di Atlantic City, infatti, sono alle prese con un periodo di crisi che dura ormai da tempo; secondo alcuni, dare vita a una concorrenza ‘esterna’ potrebbe portare una concorrenza ‘interna’ che, conti alla mano, sarebbe addirittura più deleteria. Non ci resta che aspettare per capire chi avrà ragione.