Nel fine settimana è arrivato l’annuncio della Las Vegas Sands di Sheldon Adelson: il progetto spagnolo è ufficialmente saltato. Ora la compagnia intende investire sul mercato asiatico, probabilmente giapponese.
Nel fine settimana è arrivato l’annuncio della Las Vegas Sands di Sheldon Adelson: il progetto spagnolo è ufficialmente saltato. Ora la compagnia intende investire sul mercato asiatico, probabilmente giapponese.
Nel fine settimana è arrivato l’annuncio della Las Vegas Sands di Sheldon Adelson: il progetto spagnolo è ufficialmente saltato. Ora la compagnia intende investire sul mercato asiatico, probabilmente giapponese.
Colpo di scena nell’affare-Eurovegas, la (ormai solo potenziale) Las Vegas europea in terra madrilena. Ma neanche tanto. Sì, perché che il progetto potesse saltare da un momento all’altro, lo si sapeva almeno da tre mesi. Durante il weekend, tuttavia, la spada di Damocle si è abbattuta in maniera ufficiale e incontrovertibile, a meno di clamorosi e improbabili dietrofront.
“Non ci sono i presupposti per portare avanti il progetto”. Queste le parole di Sheldon Adelson, proprietario e presidente della Las Vegas Sands, che era pronto a investire sin da subito 3,6 miliardi di dollari, per dare vita a un progetto che alla fine ne sarebbe costati sulla trentina. Dunque Madrid saluta la possibilità di vedere nascere sei casinò e dodici hotel di lusso.
I motivi della scelta di Sheldon Adelson sono molteplici, come abbiamo visto non più tardi di qualche giorno fa. Oltre ai problemi avuti con le principali agenzie di rating, oltre a una serie di debiti in fase di risanamento, oltre all’impossibilità di aggirare la legge anti-fumo spagnola, ci sarebbe anche e soprattutto il rifiuto delle autorità iberiche di abbassare le tasse sul gioco.
E adesso che succede? La Las Vegas Sands non ha certo intenzione di rimanere con le mani in mano: l’investimento si farà, ma da un’altra parte. Sempre per bocca di Sheldon Adelson, l’azienda ha annunciato che le stesse somme “risparmiate” con il progetto-Eurovegas verranno investite nel mercato asiatico. È probabile che la compagnia americana punti al mercato giapponese, che ha appena aperto le porte al gambling.