L'ultima riunione, tra consiglio di amministrazione e sindacati, sembra aver riavvicinato le parti. La soluzione ai problemi della casa da gioco potrebbe essere più vicina con gli incentivi all’esodo e il ridimensionamento delle retribuzioni.
L'ultima riunione, tra consiglio di amministrazione e sindacati, sembra aver riavvicinato le parti. La soluzione ai problemi della casa da gioco potrebbe essere più vicina con gli incentivi all’esodo e il ridimensionamento delle retribuzioni.
L'ultima riunione, tra consiglio di amministrazione e sindacati, sembra aver riavvicinato le parti. La soluzione ai problemi della casa da gioco potrebbe essere più vicina con gli incentivi all’esodo e il ridimensionamento delle retribuzioni.
Ha avuto esito positivo il vertice di ieri pomeriggio tra i responsabili del Casino di Sanremo e le sigle sindacali della Cgil, Cisl, Uil, Ugl Terziario e Snalc. Le parti si sono notevolmente avvicinate, grazie anche all'intervento del sindaco Maurizio Zoccarato, e adesso una soluzione che possa accontentare tutti potrebbe essere più concreta.
L'obiettivo è quello di scongiurare la prospettiva degli esuberi e scegliere, assieme ai sindacati, una riduzione dell’organico secondo modalità il più possibile indolori.
Il sindaco Maurizio Zoccarato
Il CdA al completo, con il presidente Giancarlo Ghinamo, Marco Cambiaso e Mauro Giancaterino, ha confermato durante la riunione lo stato di crisi e proposto la strada degli incentivi all’esodo ed il ridimensionamento delle retribuzioni, che naturalmente dovranno essere effettuati sotto la guida dei sindacati che ne garantiranno di fatto l'equità. Adesso la parola passa ai dipendenti e ai loro rappresentanti che dovranno, in tempi brevi, rispondere all'invito del consiglio di amministrazione della Casino spa.
Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Sanremo che ha dichiarato: “Non cerchiamo di chi è la colpa e quando, negli anni scorsi, sono stati fatti errori. Dobbiamo mettere in sicurezza l’azienda, mettiamo sul tavolo un foglio bianco, iniziamo a riscriverlo e facciamo ripartire l’azienda“.
Intanto tutti i sindacati si sono detti d’accordo a sedersi ad un tavolo tecnico per arrivare ad un accordo condiviso anche se ci sono ancora importanti distanze da colmare. Solo la Cgil ha già fatto sapere che preferirebbe la strada del contratto di solidarietà. Ovviamente se l’accordo andrà regolarmente in porto tutti saranno costretti a fare enormi sacrifici, compresa la dirigenza, in rapporto al proprio reddito.
Soltanto con questa modalità di approcio si potrà evitare l'esodo e gli eventuali licenziamenti. Vieni a commentare questo e altri articoli sul nostro forum!