Casino Sanremo: nessun accordo tra sindacati e cda!
Il consiglio di amministrazione della Casinò Spa si è preso una pausa di tre giorni per riflettere sulle richieste dei sindacati formulate durante l'ultimo confronto. Nessun accordo quindi, al momento, tra le parti che comunque sembrano riavvicinarsi.
Il consiglio di amministrazione della Casinò Spa si è preso una pausa di tre giorni per riflettere sulle richieste dei sindacati formulate durante l'ultimo confronto. Nessun accordo quindi, al momento, tra le parti che comunque sembrano riavvicinarsi.
Intanto i sindacati hanno rigettato ogni sorta di taglio al personale cercato dall'azienda. Il membro del direttivo provinciale Cgil e rappresentante sindacale aziendale Enzo Napolitano a tal proposito ha dichiarato:
“Aspettiamo giovedì dove auspichiamo che siano prodotti documenti che possono evidenziare un recupero di risorse; i lavoratori hanno paura che i tagli rappresentino un salto nel buio ed in ultima analisi non possano bastare. Non riusciamo a comprendere su quali basi possiamo acconsentire a sacrifici non accompagnati da un forte input verso il rilancio, il solo risparmio di un’azienda non ha senso senza un progetto.
Uno degli ingressi del Casino
L’azienda non può morire di tagli, in una logica di sacrifici globali si possono sicuramente trovare soluzioni, ma non possiamo firmare accordi sulle spalle dei lavoratori se gli accordi non passano attraverso il consenso degli stessi. Chiediamo elementi di tutela per il personale, ovvero chiediamo che una nostra firma congeli la situazione, per evitare di sentirci dire tra qualche mese che sacrifici non bastano e occorrono ulteriori azioni“.
Sulla pausa di riflessione del cda della Casinò Spa è intervenuto invece Bruno Barbaro, dirigente dello Snalc: “Il cda prende una pausa di 3 giorni per riflettere sulle nostre richieste fissando un secondo incontro giovedì 7 marzo alle 17. L’accordo sul gioco live che abbiamo firmato rappresenta comunque un progetto che era già stato esposto e illustrato in precedenza, l’azienda ha completato l’iter delle autorizzazioni e aspettava di siglare l’accordo con i sindacati“.
La riunione che ha coinvolto invece le delegazioni sindacali di Slc Cgil, Fisacat Cisl, Uil Com e Ugl Terziario è ruotata, come si legge su Jamma, intorno al nodo cruciale rappresentato dal come mettere in sicurezza l’azienda e salvare i circa 70 posti di lavoro dichiarati forse in esubero o, in alternativa, una sostanziale riduzione dello stipendio che consentano un ulteriore abbattimento dei costi.
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