Sembra oramai tracciata la strada per il Casino di Venezia. Il Sindaco Giorgio Orsoni intende bandire a marzo una gara pubblica sulle linee guida dell'advisor Kpmg, per cedere la gestione della casa da gioco in mano ai privati.
Sembra oramai tracciata la strada per il Casino di Venezia. Il Sindaco Giorgio Orsoni intende bandire a marzo una gara pubblica sulle linee guida dell'advisor Kpmg, per cedere la gestione della casa da gioco in mano ai privati.
Sembra oramai tracciata la strada per il Casino di Venezia. Il Sindaco Giorgio Orsoni intende bandire a marzo una gara pubblica sulle linee guida dell'advisor Kpmg, per cedere la gestione della casa da gioco in mano ai privati.
A forzare questo tipo di decisione è stato anche l'esito delle ultime elezioni, la situazione di grande incertezza che riguarda il nuovo Governo non aiuterà infatti il Casino.
Non è un mistero che sia il sindaco Giorgio Orsoni che l'assessore al Bilancio Sandro Simionato puntassero molto su un nuovo Governo del centrosinistra guidato da Pier Luigi Bersani.
Il Sindaco Giorgio Orsoni
Questo, come si legge su Jamma, per alleggerire vincoli particolarmente pesanti, come quelli che gravano sul Patto di Stabilità, che il Comune ha 'sforato' nell’anno appena concluso, anche se ora con l’arrivo dei 42 milioni di euro di fondi di Legge Speciale stanziati dal Cipe con retrodatazione al 31 dicembre scorso, dovrebbe riuscire a rientrare dal vincolo.
Intanto Casino, azienda e sindacati hanno ripreso a trattare dopo la lunga catena di scioperi al reparto slot dei giorni scorsi. Sull'argomento della privatizzazione è intervenuto anche Lino Gottardello, segretario confederale della Cisl: “Quella della privatizzazione è una questione che ci sta particolarmente a cuore. Se ne discute da almeno un paio d’anni e proprio per questo sono state rallentate alcune scelte che l’azienda avrebbe dovuto fare sulle politiche di sviluppo.
Il calo del fatturato che si è registrato è si dovuto alla crisi economica, ma anche perché ci sono dei progetti in ballo da dieci anni, come la nuova sede al Quadrante Tessera, ma anche la razionalizzazione delle attuali sedi, che devono essere sviluppate. Il processo di privatizzazione, che comprendiamo da un punto di vista delle scelte che hanno orientato il Comune, non può mantenere il Casino in una posizione sospesa.
Le vicende del Casino non riguardano solo i rapporti tra la direzione aziendale e i dipendenti, ma l’intera città. Per questo abbiamo chiesto l’intervento del sindaco, affinché ricomponga i rapporti all’interno della Casa da gioco e ci faccia capire lo stato di avanzamento del processo di privatizzazione“.
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