Ha funzionato la lettera scritta da Vittorio Ravà, amministratore delegato del Casino di Venezia, ai segretari nazionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sono stati sospesi, infatti, gli scioperi che oramai proseguivano da fine dicembre.
Ha funzionato la lettera scritta da Vittorio Ravà, amministratore delegato del Casino di Venezia, ai segretari nazionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sono stati sospesi, infatti, gli scioperi che oramai proseguivano da fine dicembre.
Ha funzionato la lettera scritta da Vittorio Ravà, amministratore delegato del Casino di Venezia, ai segretari nazionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sono stati sospesi, infatti, gli scioperi che oramai proseguivano da fine dicembre.
Dopo la pubblicazione della lettera la Fisascat-Cisl inoltre, attraverso le parole Andrea Gaggetta, ha immediatamente chiesto un incontro 'urgente' al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni per discutere della “situazione del Casino di Venezia, alla luce dei recenti sviluppi e delle ultime dichiarazioni da parte dell’amministratore delegato Ravà, che hanno messo in seria discussione il principio basilare delle relazioni sindacali“.
Vittorio Ravà
Nel frattempo va avanti anche il lavoro iniziato per dar vita alla privatizzazione della casa da gioco veneta. In settimana, si legge su Jamma, si è tenuto il vertice a Ca’ Farsetti tra l’amministratore delegato Vittrio Ravà, l’assessore comunale alle Aziende Antonio Paruzzolo e il direttore generale del Comune e consigliere della casa da gioco Marco Agostini in vista dell’arrivo in Giunta della delibera che dà appunto il via libera alla gara per la cessione della gestione di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Pesaro sulla base del rapporto dell’Advisor Kpmg che ha 'pesato' economicamente il Casino e stabilito le possibili condizioni per la cessione.
Questo il commento dell'assessore Paruzzolo sul vertice: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’Advisor e anche delle possibili valutazioni della casa da gioco, per cui procederemo senz’altro con l’indizione della gara per la cessione della nuova società del gioco. Si tratterà poi di valutare se arriveranno per noi offerte congrue dal mercato e solo sulla base di esse decideremo se andare avanti con la privatizzazione oppure no.
Certamente, se l’esito sarà soddisfacente, per il Comune sarebbe un obiettivo importante perché ci consentirebbe di riassestare il bilancio e rientrare anche pienamente per il prossimo anno nei parametri del Patto di Stabilità. Ci sono poi anche altri fattori che possono influire sull’esito della gara, come ad esempio un ulteriore abbassamento del limite di circolazione del contante da parte del Governo, che renderebbe per tutti i Casinò la vita più difficile“.
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