E' tempo di studiare dei nuovi accordi in grado di venire incontro sia all'azienda che ai dipendenti. E' questa la nuova missione intrapresa dal Casino di Venezia, che nelle ultime settimane sta discutendo assiduamente con i sindacati.
E' tempo di studiare dei nuovi accordi in grado di venire incontro sia all'azienda che ai dipendenti. E' questa la nuova missione intrapresa dal Casino di Venezia, che nelle ultime settimane sta discutendo assiduamente con i sindacati.
E' tempo di studiare dei nuovi accordi in grado di venire incontro sia all'azienda che ai dipendenti. E' questa la nuova missione intrapresa dal Casino di Venezia, che nelle ultime settimane sta discutendo assiduamente con i sindacati.
Tra le tante ipotesi c'è ne una che parla di un probabile accordo per mandare in pensione alcuni dei dipendenti a patto si assumere i loro figli. Sarebbe un accordo particolarmente 'innovativo' che sicuramente potrebbe essere vantaggioso per la società dal punto di vista economico, con il risparmio di decine di migliaia di euro l’anno, e per gli stessi dipendenti.
Non la pensano così però i tanti veneziani in cerca di lavoro, che protestano, visto l'enorme crisi che ha colpito l'Italia, in quanto l'accordo potrebbe togliere loro la possibilità di un nuovo impiego.
La splendida Venezia
Intanto continuano gli incontri tra chi gestisce il Casino di Venezia ed i sindacati per cercare di ridurre i costi del lavoro, nell’ambito della ristrutturazione che porterà tra poco ad affidare all’esterno la gestione del settore giochi.
La nuova proposta sarebbe arrivata proprio durante una delle ultime riunioni. Due croupier infatti, avrebbero avanzato questa ipotesi in quanto dotrebbero andare in pensione anticipata a breve e per questo motivo hanno proposto una richiesta di buonuscita che consista nell'assunzione dei loro figli. Queste le parole di Vittorio Ravà, l’amministratore delegato del Casino, che ha parlato del nuovo probabile accordo:
“È vero ne abbiamo parlato, ma non abbiamo firmato nulla, quando mi hanno avanzato questa ipotesi ho detto che per essere ricevibile doveva essere fatta propria dal sindacato“.
Ravà ha poi inoltrato la nuova proposta al sindaco e all’assessore alle Aziende Antonio Paruzzolo. Adesso si aspettano gli sviluppi della vicenda che si dovrebbe chiudere in tempi brevi. Vieni a commentare questo e altri articoli sul nostro forum!