Problemi tra sindacati nel Casino di Sanremo. Fisacat Cisl, Uilcom e Ugl Terziario si scagliano contro slc Cgil dopo le accuse lanciate per il mancato quorum del referendum creato per opporsi al nuovo accordo sull’incentivo all’esodo.
Problemi tra sindacati nel Casino di Sanremo. Fisacat Cisl, Uilcom e Ugl Terziario si scagliano contro slc Cgil dopo le accuse lanciate per il mancato quorum del referendum creato per opporsi al nuovo accordo sull’incentivo all’esodo.
Problemi tra sindacati nel Casino di Sanremo. Fisacat Cisl, Uilcom e Ugl Terziario si scagliano contro slc Cgil dopo le accuse lanciate per il mancato quorum del referendum creato per opporsi al nuovo accordo sull’incentivo all’esodo.
Cgil, che aveva partecipato alla stesura dell'accordo con il Casino di Sanremo, si era ritirata in seguito per indire d'urgenza una consultazione tra lavoratori.
Successivamente, dopo il mancato raggiungimento del quorum, l'assoziazione aveva accusato Fisacat Cisl, Uilcom e Ugl Terziario di aver boicottato il tutto senza pensare alla ovvie conseguenze.
L'ingresso del Casino di Sanremo
Questa la replica ufficiale delle organizzazioni sindacali accusate da Cgil: “In questi giorni un’organizzazione sindacale ha sottoposto a consultazione tra i lavoratori l’Accordo sull’incentivazione all’esodo. Le scriventi, fin dall’inizio, hanno ritenuto di non aderire a tale proposta in quanto, trattandosi di un accordo extracontrattuale, la consultazione non avrebbe avuto una validità effettiva ma si sarebbe limitata ad essere un sondaggio tra i lavoratori. Riteniamo che qualsiasi pronunciamento dei lavoratori ha una sua validità democratica alla quale devono attenersi anche i promotori di un sondaggio.
In questo caso l’esito del voto è stato chiaro. Tutti i dipendenti della Azienda hanno avuto modo di esprimere la propria opinione con l’adesione o la contrarietà al quesito oggetto di consultazione. Ogni lavoratore poteva partecipare alla votazione ed ha espresso la propria opinione con un si o con un no, con la scheda bianca o con quella nulla, ma anche con l’astensione. L’esito della consultazione, così come comunicata dagli organizzatori della stessa, è per noi motivo di grande soddisfazione. L’incentivazione all’esodo, già utilizzato numerose volte in passato, è considerato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori come una conquista e un diritto irrinunciabile.
Alla consultazione, infatti, hanno partecipato solo 122 lavoratori su 335 pari al 36% degli aventi diritto di questi solo 93 hanno espresso contrarietà all’accordo pari al 29% dei dipendenti della Casa da gioco. La stragrande maggioranza dei lavoratori, 242 su 335 pari al 71%, non ha voluto mettere in discussione l’accordo da noi firmato. Le organizzazioni sindacali, presenti in azienda e non promotrici del sondaggio, non hanno interferito sul voto in quanto erano certe delle loro ragioni e dell’esito delle votazioni. Ogni lavoratore dell’Azienda, però, aveva il diritto di avere un opinione e di esprimerla“.
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