In attesa dell'incontro ufficiale con il Prefetto, il Cda ed il sindaco Maurizio Zoccarato, fissato per il 30 ottobre, le organizzazioni sindacali chiedono con un comunicato ufficiale chiarezza sui programmi della proprietà del Casino di Sanremo.
In attesa dell'incontro ufficiale con il Prefetto, il Cda ed il sindaco Maurizio Zoccarato, fissato per il 30 ottobre, le organizzazioni sindacali chiedono con un comunicato ufficiale chiarezza sui programmi della proprietà del Casino di Sanremo.
In attesa dell'incontro ufficiale con il Prefetto, il Cda ed il sindaco Maurizio Zoccarato, fissato per il 30 ottobre, le organizzazioni sindacali chiedono con un comunicato ufficiale chiarezza sui programmi della proprietà del Casino di Sanremo.
A poche ore dall'atteso summit tra la proprietà, le autorità e i sindacati, per organizzare il futuro del Casino Sanremo, FisascatCisl, Uilcom e Ugl Terziario precisano che: “I lavoratori del Casino hanno il diritto di sapere dove l’amministrazione vuole andare. Proprietà e dirigenza devono fare la propria parte e assumersi le loro responsabilità, il personale ha già dato“.
E' questa la richiesta avanzata, come si legge su Sanremonews, dalle organizzazioni sindacali che attraverso Lorenzo Cioffi, segretario aziendale Uilcom Casino, aggiunge: “Esistono tre attori in questa vicenda, la proprietà, ossia il comune di Sanremo, la gestione, ossia il Cda e i lavoratori, entrambi con responsabilità e compiti precisi. Il compito della proprietà è quello di dotare l'azienda di tutte le risorse necessarie per farlo uscire dalla crisi. La gestione ha delle responsabilità soprattutto nel capire quali sono le procedure per fare in modo di rilanciare questa azienda. Riconosciamo il lavoro di questo Cda sul contenimento dei costi in questi anni ma non basta. Deve essere messa in atto una strategia di rilancio per fare in modo che la casa da gioco inizi ad introitare di più“.
Il Casino di Sanremo
Concetto ribadito anche da Roberto Spina, dell'Ugl Casino: “Il casinò è sempre stato visto come una mucca da mungere e non come un'azienda, si scarica sul personale l'incapacità di chi ha amministrato. Siamo stanchi di pagare per l'inefficienza e irresponsabilità della classe politica“. Parole che confermano il momento poco sereno dei sindacati che si preparano ad affrontare l'appuntamento più importante per il futuro dei dipendenti del Casino di Sanremo.
Il Cda ha messo in programma un severo contenimento dei costi e alcuni interventi di rilancio, per i quali bisogna però trovare le risorse, attraverso una ricapitalizzazione della Casino Spa da parte del Comune. I costi di gestione del Casino sono stati già ridotti a 45,5 milioni di euro annui, secondo l’ultima previsione, a fronte di incassi stimati, nel 2012, in 49,6 milioni, da cui bisogna però togliere la quota destinata al Comune.
L’obiettivo per i prossimi due anni è far scendere le spese a circa 40 milioni di euro, prevedendo che nel 2013 la casa da gioco possa solo frenare la crisi attestandosi magari su un incasso di 44 milioni. Portando al 90 per cento la quota che resta alla Spa, al Comune resterebbero solo i soldi per pagare l’imposta del 10 per cento sugli incassi, e la società chiuderebbe in pareggio.
Progetto più che ottimo che però non viene mai portato a termine, come dichiara lo stesso Cioffi: “Sono anni che sono stati presentati piani di investimento con richieste di denaro per vedere questo rilancio ma, di fatto, la proprietà non è mai entrata nel merito di questi elaborati presentati dalla gestione e non sono mai arrivati in consiglio comunale. Ci sono ritardi e delle responsabilità precise da parte della proprietà. Questa maggioranza probabilmente passerà alla storia come quella che fallire il casino se non si darà da fare. La sorte dei lavoratori non può essere filtrata attraverso le mire politiche personali o di potere di chiunque“.
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