Seconda e ultima parte della storia del sabot nel blackjack, lo strumento che conserva le carte e permette al dealer di distribuirle con molta più velocità e precisione. Oltre naturalmente a prevenire moltissime forme di collusion.
Seconda e ultima parte della storia del sabot nel blackjack, lo strumento che conserva le carte e permette al dealer di distribuirle con molta più velocità e precisione. Oltre naturalmente a prevenire moltissime forme di collusion.
Seconda e ultima parte della storia del sabot nel blackjack, lo strumento che conserva le carte e permette al dealer di distribuirle con molta più velocità e precisione. Oltre naturalmente a prevenire moltissime forme di collusion.
Ci eravamo lasciati con questo matematico, Edward Thorp, e il suo libro 'Beat the dealer'. Thorp dimostrò che il blackjack poteva essere battuto, utilizzando una strategia di base e tenendo traccia delle carte uscite: in questo modo il vantaggio si spostava dalla casa al giocatore. Chi usava questo genere di strategia cominciò ad essere definito un “contatore di carte”.
Nello stesso periodo, molti operatori di casino che lavoravano a Cuba dovettero trasferirsi a Las Vegas, quando Fidel Castro prese il potere e chiuse le porte al gioco d'azzardo. Naturalmente, ricordandosi di come i loro dealer erano soliti imbrogliare per favorire i giocatori (e ricevere più mance), suggerirono anche ai casino di Las Vegas di introdurre il sabot per contrastare i contatori di carte.
Così, anche a Sin City si diffusero i sabot con quattro mazzi di carte, cosa che rese la vita estremamente complicata a chi usava la strategia di contarle: una cosa è contare le carte di un mazzo, un'altra è contare le carte di quattro mazzi. Visto che la cosa funzionava, i casino videro bene di aggiungere altri due o quattro mazzi, per un totale di sei o otto (come avviene oggi nella maggior parte dei casino del Nevada).
Grazie ai progressi della tecnologia, ben presto cominciarono a comparire i primi mescolatori automatici, che permettevano di distribuire fino al 40% di mani in più ogni ora, oltre a limitare ulteriormente possibili collusion. Nel 2000, la Shuffle Master introdusse la prima CSM al mondo (Continous Shuffling Machine): grazie a questa macchina, praticamente ogni mano di blackjack comincia con “nuovi” mazzi di carte, che vengono mescolati senza sosta. Ma questa è un'altra storia…