Tra le tante conseguenze che l'esplosione dei casino online e delle poker room ha portato in Italia, ce n'è una forse di minore importanza, ma da non sottovalutare: sono aumentati gli italiani che effettuano pagamenti in rete.
Tra le tante conseguenze che l'esplosione dei casino online e delle poker room ha portato in Italia, ce n'è una forse di minore importanza, ma da non sottovalutare: sono aumentati gli italiani che effettuano pagamenti in rete.
Tra le tante conseguenze che l'esplosione dei casino online e delle poker room ha portato in Italia, ce n'è una forse di minore importanza, ma da non sottovalutare: sono aumentati gli italiani che effettuano pagamenti in rete.
Fino a qualche tempo fa, erano davvero pochi gli italiani che decidevano di acquistare beni e prodotti via Internet. In generale esisteva una paura diffusa, e per certi versi neppure troppo infondata, delle cosiddette “frodi telematiche”. Ultimamente, però, questa tendenza si sta espandendo sempre di più. A quanto pare per merito dei giochi online: un italiano su 3, infatti, utilizza Internet per effettuare i depositi.
I giochi online “motore” di parecchi cambiamenti
D'altra parte, come ben sappiamo, il modo migliore e più facile (oltre che veloce) per caricare il proprio conto di gioco su un casino online o su una poker room è quello di effettuare un deposito tramite carta di credito o tramite vari tipi di portafogli elettronici. Tecnicamente è possibile anche effettuare un bonifico, ma la via è più laboriosa e molto meno immediata.
Così, stando a una ricerca sviluppata da Hi-Media/Harris Interactive, e condotta su sei paesi (Brasile, Francia, Germania, Italia, Spagna e Stati Uniti), scopriamo che nonostante la nostra penisola non sia certo all'avanguardia nella diffusione sul territorio della banda larga, gli italiani che effettuano pagamenti online sono sempre di più.
Più di un utente su due (il 54%) ha dichiarato di aver già utilizzato un sistema di 'micropagamento'. I metodi più utilizzati sono proprio i portafogli elettronici e le carte prepagate (come la Postepay), con il 72%, seguiti dalle carte di credito tradizionali (63%) e, più stasccati, dai bonifici e dai conti telefonici o di internet (rispettivamente 46% e 29%).
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