Per la prima volta, la spesa globale è calata per due mesi di fila (febbraio e marzo). C'è già chi, come il senatore Raffaele Lauro, prevede una contrazione forte addirittura per i prossimi tre anni. Ma è davvero già il caso di allarmarsi?
Giochi, che succede?
Per la prima volta, la spesa globale è calata per due mesi di fila (febbraio e marzo). C'è già chi, come il senatore Raffaele Lauro, prevede una contrazione forte addirittura per i prossimi tre anni. Ma è davvero già il caso di allarmarsi?
Lo abbiamo accennato ieri, ma vale la pena di spendere due parole in più sull'argomento. Non fosse per la buona spinta dei giochi da casino e del poker cash game online, il mercato dei giochi avrebbe fatto segnare una brusca battuta d'arresto. Particolarmente colpiti sono i giochi tradizionali, come le lotterie e i Gratta e Vinci.
Se non fosse per i casino online…
Secondo il senatore Raffaele Lauro, non si tratta di una casualità. Il rappresentante del Pdl ha parlato di un “preludio di un prevedibile crollo generalizzato della domanda di gioco, che si manifesterà nel prossimo triennio con pesanti ricadute anche sulle entrate tributarie”. I motivi di questo trend, secondo Lauro, sono ben identificabili.
L'attenzione politica e mediatica verso le problematiche del gioco compulsivo, la presa di coscienza della gente, la crisi economica sempre più stringente. Sono queste, per il senatore del Pdl, le motivazioni che porteranno una netta contrazione del mercato dei giochi. Ma la domanda sorge spontanea: siamo già arrivati a questo punto?
Difficile dirlo, come però è altrettanto arduo pensare che l'ipotesi di Lauro possa essere veritiera, visto e considerato che il calo della spesa degli italiani è recentissimo, mentre la crisi c'è già da quasi tre anni. Quello che lascia perplessi, però, è che la stessa politica che spesso attacca il settore dei giochi a pagamento, sia la prima a preoccuparsi appena tale mercato dà qualche cenno di calo.
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