Il settore si conferma in crescita globale rispetto all'anno scorso, ma se non fosse per i risultati messi a segno dai giochi da casino online, dal poker cash game online e dalle videolottery, la situazione sarebbe molto meno rosea.
Il settore si conferma in crescita globale rispetto all'anno scorso, ma se non fosse per i risultati messi a segno dai giochi da casino online, dal poker cash game online e dalle videolottery, la situazione sarebbe molto meno rosea.
Il settore si conferma in crescita globale rispetto all'anno scorso, ma se non fosse per i risultati messi a segno dai giochi da casino online, dal poker cash game online e dalle videolottery, la situazione sarebbe molto meno rosea.
Partiamo con le buone notizie. Il mercato dei giochi cresce di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo del 2011: a gennaio-marzo dell'anno scorso la raccolta ammontava a circa 18 miliardi, mentre quest'anno si è assestata su oltre 23 (+29%). Grande spinta arriva dai giochi da casino online, dal poker cash game online e dalle videolottery.
Bene poker cash, casino e vlt
I primi due sotto-settori all'inizio dell'anno scorso non c'erano, come ben sappiamo, perciò il confronto col 2011 è impossibile. Le videolottery invece fanno segnare un +158%, salendo dai 2,2 miliardi del 2011 ai 5,6 del 2012. Cash game e casino online raccolgono invece insieme circa 3,5 miliardi, confermandosi in salute.
E qui arriviamo alle note dolenti. Già, perché se cash game online, casino games e vlt volano che è un piacere, lo stesso non si può dire degli altri giochi. Che perdono tutti terreno, chi più e chi meno: -7,8% le newslot, -6,7% il bingo, -4% le lotterie, -10% il lotto, -13% le scommesse, -14,4% i giochi numerici e addirittura -42% e -53% rispettivamente per ippica e skill games.
Inoltre, a febbraio e marzo 2012 la spesa degli italiani è calata. Non era mai successo che questo dato facesse registrare un dato negativo per due mesi di fila. Se il trimestre rimane comunque positivo, è solo grazie a un gennaio da +10,7% rispetto al 2011, perché febbraio e marzo hanno fatto segnare rispettivamente -2,6% e -3,1%.
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