Non si placa la discussione sugli emendamenti al decreto fiscale, e come spesso è successo nelle ultime settimane si continua a parlare di giochi. Stavolta l'oggetto del contendere è la tassa sulla fortuna, che potrebbe slittare a settembre.
Non si placa la discussione sugli emendamenti al decreto fiscale, e come spesso è successo nelle ultime settimane si continua a parlare di giochi. Stavolta l'oggetto del contendere è la tassa sulla fortuna, che potrebbe slittare a settembre.
Non si placa la discussione sugli emendamenti al decreto fiscale, e come spesso è successo nelle ultime settimane si continua a parlare di giochi. Stavolta l'oggetto del contendere è la tassa sulla fortuna, che potrebbe slittare a settembre.
La tassa sulla fortuna è quel prelievo del 6% sulle eccedenze delle vincite superiori a 500 euro, previsto dalla manovra estiva dell'ex governo Berlusconi e confermato poi anche dal governo Monti. Se ne è tornato a parlare in Parlamento, in occasione della presentazione di alcuni emendamenti al decreto fiscale in esame alle commissioni Bilancio e Finanze.
Ancora protagonista la tassa sulla fortuna
I senatori Azzolini e Baldassarri (rispettivamente del Popolo delle Libertà e del Terzo Polo) hanno chiesto lo slittamento al primo settembre 2012 della tassa sulla fortuna, dopo che questa era stata bloccata a gennaio dal Tar, per il fatto che il sistema delle videolottery non era funzionale a questo nuovo tipo di prelievo.
La richiesta dei sentatori è quella di uniformarsi alle legislazioni degli altri Paesi, anche in virtù del fatto che la tassa sulla fortuna è prevista anche per l'EuroJackpot, la nuova lotteria multistatale che è già partita in alcuni Paesi, ma che in Italia si trova ancora ferma ai box per motivi non meglio specificati.
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