Si continuano ad aumentare le tasse per far ripartire l'economia. Tutti i settori sono stati intaccati e certamente la sezione azzardo non sarebbe scampata a lungo dall'introduzione di nuove tasse e all'inasprimento di quelle esistenti.
Si continuano ad aumentare le tasse per far ripartire l'economia. Tutti i settori sono stati intaccati e certamente la sezione azzardo non sarebbe scampata a lungo dall'introduzione di nuove tasse e all'inasprimento di quelle esistenti.
Si continuano ad aumentare le tasse per far ripartire l'economia. Tutti i settori sono stati intaccati e certamente la sezione azzardo non sarebbe scampata a lungo dall'introduzione di nuove tasse e all'inasprimento di quelle esistenti.
La manovra bis si prevede di recuperare un miliardo e mezzo di euro all'anno dai giochi a pratire dal 2012. In Italia è l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Aams) a gestire le regolamentazioni dei giochi e a lei è stato affidato questo difficile compito. Lo ha fatto presente anche il direttore generale di Aams, Raffaele Ferrara, dicendo che questa operazione “ha un peso tale che siamo rimasti stupiti anche noi, un impegno da prendere peraltro in tempi ristrettissimi”.
I provvedimenti riguardano le Videolottery, la cui l'introduzione della tassazione del 3% era prevista per inizio 2012, per poi passare al 4% dal 2013, ora la tassazione del 4% viene anticipata ad inizio 2012, per poi salire al 4,5% nel 2013. Inoltre le vincite superiori ai 500€ verranno tassate con un'addizionale PREU del 6%.
Aams ha preparato un decreto per raccogliere dai giochi 1,5 miliardi di euro all'anno.
Anche le VLT vengono prese di mira. Il payout (la percentuale dei soldi che la macchinatta restituisce), ora al 75%, passerà al 74%. Modifica anche del prelievo erariale unico (PREU) che passerà ad inizio 2012, e per tutto l'anno, dal 12,1% al 11,8%, questa diminuzione servirà per far fronte al peso degli investimenti; dal 2013 il PREU verrà portato a 12,7%, per poi passare al 13% nel 2015.
La manovra bis prevede che le entrate derivanti dai giochi si attestino a un miliardo e mezzo di euro a partire dal 2012. Le modifiche apportate da questo decreto, però, porteranno nelle casse dello stato circa un miliardo di euro (praticamente i due terzi) mentre il restante mezzo miliardo arriverà dalle accise, di cui, però, ancora non si è discusso.
Il mondo del poker e dei casinò, sia terrestri che online, sembra essere salvo, però questo rimane per molti un campanello d'allarme molto significativo, perché se la scelta di tassare le vincite dovesse ricadere anche sui casinò e sul poker, sarebbe la fine.
Scritto da CIW Staff